Il ruolo, l’organizzazione interna e le funzioni del Consiglio superiore della magistratura. Sono questi i temi del convegno “Il governo autonomo della magistratura. Problemi e prospettive” che si è svolto nell’aula magna del dipartimento di Scienze giuridiche d’ateneo il 9 aprile. L’incontro è stato organizzato da Giampietro Ferri, docente di Diritto costituzionale e coordinatore scientifico del progetto di eccellenza condotto dal team di ricerca di Scienze giuridiche “Processi decisionali e fonti del diritto”, e da Alberto Tedoldi, docente di Diritto processuale civile.
L’incontro è stato aperto da Stefano Troiano, direttore del dipartimento di Scienze giuridiche e da Ferri. In seguito, sono intervenuti David Ermini, il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Annibale Marini, presidente emerito della Corte di Cassazione, Giovanni Canzio, primo presidente emerito della Corte di Cassazione, e Lorenzo Picotti, docente di Diritto penale dell’ateneo scaligero.
Trattati anche i social network, considerati un rischio per l’indipendenza della magistratura e che possono rappresentare uno strumento di pressione impropria sugli organi giudiziari. Di qui l’importanza di un organo come il Consiglio superiore della magistratura, costituzionalmente previsto per difendere la sua autonomia e ‘indipendenza.
Dopo il suo intervento, Ermini ha risposto alle domande degli studenti e di Canzio, instaurando una conversazione interessante e vivace caratterizzata dalla franchezza dell’ospite nel discorrere di argomenti sensibili e di vicende istituzionali che lo hanno coinvolto direttamente.