“La MaMa Experimental Theatre: a lasting bridge between cultures (MariBet)” è il progetto di Monica Cristini, cultrice della materia per gli studi teatrali al dipartimento di Culture e civiltà, che ha vinto un finanziamento Marie Curie, previsto dal programma europeo Horizon 2020. Il progetto consiste in due anni di ricerca e training al “Martin E. Segal theatre center” (Graduate center – Cuny) e un anno all’università di Verona quale ‘main institution’.
Il progetto. MariBet si focalizza sullo studio dell’attività de “La MaMa Experimental Theatre Club” di New York, fondato da Ellen Stewart nel 1961 in un vecchio caffè di Manhattan. La “MaMa” aveva l’obiettivo di dare voce agli artisti marginalizzati sia dai teatri istituzionali newyorkesi che da quelli dell’Off-Broadway. Nel corso dei decenni ha ospitato compagnie da tutto il mondo, cercando di promuovere il teatro come luogo di sinergia, coesione e condivisione di culture. La ricerca di Cristini sarà dedicata anche alle relazioni tra teatro e movimenti politico-sociali e al ruolo assunto da “La MaMa” come promotore del teatro d’avanguardia americano ed europeo. MariBet prevede la partecipazione tra il dipartimento di Culture e Civiltà dell’ateneo e il “Martin E. Segal theatre center, MESTC” di New York: due dipartimenti complementari per gli studi sul teatro di tradizione promossi dall’ateneo scaligero e per la specializzazione sul teatro contemporaneo del MESTC. La ricerca sarà supervisionata da Simona Brunetti, docente di Discipline dello spettacolo e referente del corso di Scienze della comunicazione del dipartimento Cuci, con cui Cristini collabora già da alcuni anni. «Questo progetto – spiega Brunetti – darà la possibilità di instaurare un proficuo rapporto tra il nostro dipartimento e l’università americana e di avviare un ambito di studi che in futuro potrà arricchire l’offerta formativa dei nostri corsi di laurea». Il supervisor negli Stati Uniti sarà il professor Marvin Carlson, uno dei maggiori esperti di teatro a livello internazionale. Attraverso questa collaborazione e con il direttore del “Martin Segal”, Frank Hentschker, Cristini si dice certa «di poter condurre al meglio le indagini previste dal progetto MariBet e di riuscire ad acquisire nuove competenze sulle metodologie di ricerca, anche in campo multimediale, da trasmettere all’università di Verona al rientro in Italia».
Cristini ha scelto Verona «per l’approccio interdisciplinare alla ricerca scientifica che la caratterizza e il supporto che potrà avere dal dipartimento; per le competenze filologiche in campo teatrale della professoressa Brunetti (fondamentali nella supervisione del lavoro), e la qualità di sostegno che l’Area ricerca dell’ateneo offre agli studiosi».