Se nell’ultimo secolo è stata la chimica ad aver avuto un ruolo centrale nei conflitti combattuti, attraverso lo sviluppo di diverse tipologie di ordigni e gas, le guerre del futuro saranno informatiche. E per questo motivo è necessario investire sulla sicurezza cibernetica. Da questo punto di partenza si è sviluppato il seminario “Intelligenza artificiale, responsabilità da algoritmo e sicurezza cibernetica”, che si è tenuto al dipartimento di Scienze giuridiche lunedì 16 settembre.
A portare i saluti istituzionali sono stati Stefano Troiano, direttore del dipartimento, Marco Torsello, docente di Diritto privato comparato e Lorenzo Picotti, docente di Diritto penale e responsabile scientifico del progetto di ricerca Audirr, Automazione, Diritto e Responsabilità.
Tre le macro-dimensioni analizzate: quella tecnologica, con l’intervento di Luca Viganò, docente al King’s College di Londra, quella multidisciplinare, con la relazione di Solange Ghernaouti, dell’università di Losanna, e quella giuridico-internazionale, grazie ad Antonino Alì, dell’università di Trento.
“Ciò che proviamo a fare”, ha spiegato Viganò, “è spiegare la sicurezza e l’intelligenza artificiale. Cosa siamo in grado di fare noi informatici? Al momento non si può realizzare un sistema perfettamente sicuro, perché nessuno lo è. È difficile persino ragionare sulla sicurezza, pertanto seminari come questo sono davvero preziosi”.