Giovedì 10 ottobre, nell’aula magna “De Sandre” della Lente Didattica dell’ospedale G.B. Rossi, il Magnifico Rettore, Pier Francesco Nocini, ha conferito la Laurea magistrale honoris causa in Medicina e Chirurgia a James P. Allison, Premio Nobel per la fisiologia o medicina 2018 e docente di Immunologia allo University of Texas MD Anderson Cancer Center.
La proposta di conferire la laurea honoris causa al professor Allison è stata avanzata dal dipartimento di Medicina dell’ateneo, diretto da Oliviero Olivieri, su proposta di Vincenzo Bronte, direttore della sezione di Immunologia, tenendo conto “dell’enorme impatto delle scoperte di Allison sulla pratica medica. La terapia definita Checkpoint Blockade ha rivoluzionato il trattamento di alcuni tipi di tumore come il melanoma e il cancro al polmone, consentendo un prolungamento della sopravvivenza di pazienti affetti da metastasi diffuse non responsivi a terapie convenzionali”.
Hanno introdotto la cerimonia gli interventi di Pier Francesco Nocini, rettore dell’università di Verona, Alessandro Mazzucco, presidente della Fondazione Cariverona, Domenico De Leo, presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, e Oliviero Olivieri, direttore del dipartimento di Medicina. A seguire, la Laudatio academica di Vincenzo Bronte, direttore della sezione di Immunologia dell’ateneo scaligero e la Lectio magistralis di James P. Allison “Immune Checkpoint Blockade in Cancer Therapy: historical perspective, new opportunities, and prospects for cures”
La cerimonia si è conclusa con un saluto in musica di Deborah Kooperman, folksinger statunitense.
Nato a Alice, in Texas, nel 1948, Allison si è formato allo Scripps Research sotto l’immunologo Ralph Reisfeld, professore emerito, facendo ricerca sugli antigeni leucociti umani e le cellule T, esplorando il ruolo che queste proteine hanno nel permettere al sistema immunitario di distinguere le cellule proprie dell’organismo da altre esterne. Nel 1997, Allison e un collega, G.N. Callahan, riportarono in una lettera alla rivista scientifica Nature la loro scoperta sulla capacità del sistema immunitario di prevenire attacchi da cellule cancerogene grazie a un insieme di antigeni e proteine aggiunte. Trovare i fattori che inibivano l’attacco del sistema immunitario al cancro è stata la chiave per sviluppare delle immunoterapie per arrestare lo sviluppo dello stesso.
La ricerca di Allison per chiarire i meccanismi di risposta delle cellule T è stata condotta alla fine degli anni Ottanta all’Università del Texas, nel M.D. Anderson Cancer Center, e negli anni Novanta all’Università della California a Berkeley. Nel 1996 Allison è stato il primo a mostrare che blocchi di anticorpi delle CTLA-4 potevano portare al miglioramento delle risposte anti-tumorali e alla regressione del tumore.
Il concetto di percorsi inibitori nei confronti delle cellule T come mezzo per scatenare le risposte immunitarie antitumorali e ottenere dei benefici clinici ha gettato le basi per lo sviluppo di altri farmaci che hanno come obiettivo l’inibizione delle cellule T, etichettate come “immune checkpoint therapies” (terapie del checkpoint, ossia posto di blocco immunologico). Negli ultimi anni Allison ha iniziato studi sulle reazioni immunitarie nei pazienti malati di cancro che rispondono all’immunoterapia e ha istituito un programma di immunoterapia al Centro oncologico MD Anderson per studiare le risposte immunitarie nei pazienti oncologici.