Oltre trecento specialisti italiani e prestigiosi esperti internazionali si sono dati appuntamento a Verona il 15 e 16 novembre, al polo Santa Marta, per il VII Congresso nazionale Aipp, Associazione italiana per la prevenzione e gli interventi precoci nella salute mentale, presieduto da Anna Meneghelli, presidente dell’Aipp e co-fondatore del primo programma di intervento precoce in Italia attivato nell’Azienda ospedaliera Niguarda di Milano, e da Mirella Ruggeri, docente di psichiatria all’Università di Verona, direttore della clinica psichiatrica dell’Azienda ospedaliera di Verona e della Scuola di specializzazione in psichiatria di ateneo.
L’Aipp da 20 anni si adopera, in stretta collaborazione con enti internazionali, per promuovere la prevenzione in salute mentale, con particolare riferimento dei giovani.
Da quando, nell’ultimo decennio del secolo scorso, l’intervento precoce nelle psicosi ha rappresentato il fulcro dell’innovazione psichiatrica, è iniziato un progressivo e inarrestabile cammino verso orizzonti sempre più ampi di prevenzione e di cura nella salute mentale.
“Sul percorso di vita dei giovani, e sui rischi di disagio e di future patologie che in esso potrebbero incontrare”, ha spiegato Ruggeri, “dovrebbero doverosamente concentrarsi gli studi e i cambiamenti clinici e organizzativi, individuando nuove soluzioni scientificamente fondate. L’infanzia, l’adolescenza, la prima giovinezza, sono diventate obiettivi prioritari della ricerca, delle strategie di riconoscimento e di terapia del malessere nonché degli interventi preventivi nelle famiglie e nella società, in un mondo che si sta modificando con inquietante accelerazione, ma anche con più efficaci possibilità di risposta e rinnovate speranze”.
Anna Meneghelli ha ricordato come si possano individuare in modo precoce dei fattori di rischio per chi svilupperà poi psicosi o malattie mentali:
Il VII Congresso nazionale Aipp si è posto l’obiettivo di coniugare – con concretezza e metodo razionale – competenze cliniche, organizzative ed etica. Ha voluto guardare fermamente al futuro dei servizi per il benessere e la salute mentale della popolazione e favorire una riflessione multidisciplinare e condivisa, che promuova l’innovazione e la qualità delle pratiche basate sulla esperienza e sulle evidenze e che sappia volgere lo sguardo alla prevenzione.
Il convegno è stata un’importante occasione per riflettere sulla complessità e le stimolanti prospettive della situazione attuale, con un quadro che, pur evidenziandone le difficoltà, riesca ad offrire consapevolezza, aggiornamento scientifico, esempi e spunti di azioni innovative.
Nel corso del convegno si sono susseguite 5 letture magistrali di prestigiosi esperti internazionali, 16 simposi inclusivi di 72 presentazioni, 32 poster per un totale di 138 abstract accettati e numerose occasioni di dibattito.
Il Convegno ha il patrocinio dell’assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Verona, dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Verona, della Società italiana di psichiatria (Sip), della Società italiana di epidemiologia psichiatrica (Siep) e della Società italiana di psichiatria sociale (Sips), della World Association of Psychiatric Rehabilitation (Wapr).