Sono i cittadini veronesi, di nascita o di adozione, che maggiormente si sono contraddistinti per i loro meriti, in diversi campi, portando nel mondo l’eccellenza veronese. Tra di loro due docenti dell’ateneo, Flavio Luciano Ribichini, cardiologo nel dipartimento di Medicina, e Giovanna Paolone, ricercatrice nel dipartimento di Diagnostica e sanità pubblica.
A premiarli in Sala Arazzi, a Palazzo Barbieri, giovedì 9 gennaio, il sindaco Federico Sboarina, che ha consegnato loro la medaglia della città come “Cittadini dell’anno 2019”. Il riconoscimento, giunto alla seconda edizione, è stato istituito un anno fa per ringraziare, a nome della città, tutti quei veronesi che hanno raggiunto importanti risultati a livello nazionale e internazionale. A portare i saluti del rettore, Pier Francesco Nocini, è stato Roberto Leone, docente nel dipartimento di Diagnostica e sanità pubblica.
Giovanna Paolone ha ricevuto l’onorificenza per aver scoperto una proteina in grado di ripristinare l’attività fisiologica delle cellule cerebrali malate di persone con Alzheimer e Parkinson. “Dopo aver peregrinato per il mondo”, ricorda Paolone, “sono felice di essere arrivata a Verona un paio di anni fa e di aver ottenuto qui questo grande risultato. Sono grata e orgogliosa di portare avanti la mia ricerca nell’ateneo scaligero, che mi ha dato questa opportunità. Le collaborazioni con enti e aziende straniere sono importanti, perché la ricerca deve essere internazionale, ma si possono fare studi significativi anche in Italia, dove abbiamo ottime strumentazioni”.
Flavio Luciano Ribichini ha ricevuto il premio per aver effettuato il primo intervento in Italia con una tecnica pioneristica che minimizza il rischio di occlusione coronarica. “Siamo fortunati, abbiamo una delle migliori sanità del mondo”, afferma Ribichini, “Siamo stati i primi ad utilizzare questa tecnica in Italia e continuiamo ad essere gli unici. Al primo intervento ne sono seguiti altri due e ne abbiamo altri già in programma, con pazienti che arrivano da fuori regione, segno dell’assoluta eccellenza della sanità veneta”.
Gli altri premiati sono stati Salvatore Olivieri, Nicola Brunelli, Lidia Caricasole, Francesca Borgo, Lucia Dal Negro, Federico De Silvestri, don Roberto Guarise e Rossana Boni. Infine, un riconoscimento speciale è stato consegnato a Emma Maria Ugolini, studentessa di Trevenzuolo, già ‘Alfiere del lavoro’ per volontà del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per i suoi risultati scolastici.