Sempre più stretta la sinergia tra comune e università. A soli due mesi dall’insediamento nella nuova governance d’ateneo proposte e idee di collaborazione sono state messe nero su bianco, in un accordo della durata triennale. Per la prima volta le due istituzioni sottoscrivono un patto per migliorare la qualità di vita e la salute dei veronesi, per sviluppare innovazione, sostenibilità ed efficienza in più settori e per valorizzare il patrimonio Unesco. Ma anche per promuovere insieme le eccellenze scaligere, attraverso percorsi turistici e convegni, e per migliorare l’inserimento degli studenti in città.
Giovedì 23 gennaio il rettore Pier Francesco Nocini e il sindaco Federico Sboarina hanno sottoscritto il primo accordo di collaborazione tra comune e università di Verona. Una rete congiunta di istituzioni, con le rispettive conoscenze e competenze, scende in campo per la realizzazione di progetti e iniziative che abbiano un impatto importante sul territorio e che possano ottenere finanziamenti pubblici e privati. Un’opportunità non solo per il comune e per l’università, ma per tutta la città.
Alla firma erano presenti anche l’assessore ai fondi Ue e ai rapporti con l’Unesco Francesca Toffali e, per l’università, Diego Begalli delegato al Trasferimento della conoscenza e ai rapporti con il territorio, Nicoletta Zerman delegata alla Comunicazione e ai rapporti istituzionali, Stefano Troiano direttore del dipartimento di Scienze giuridiche.
Già nell’incontro dello scorso novembre, il primo ‘ufficiale’ dopo la nomina del nuovo rettore, erano stati subito condivisi i primi obiettivi da raggiungere insieme. A cominciare dal coinvolgimento della città alla vita dell’ateneo e viceversa, per un’università aperta al territorio e partecipe alle diverse tematiche della vita cittadina.
“Un’intesa, quella tra Comune e Università, che non era scontata ma che abbiamo voluto fortemente”, ha spiegato Nocini. “Finalmente l’università entra a pieno titolo nelle scelte decisionali della città, riducendo la burocrazia e aumentando la sinergia con le istituzioni del territorio, pronte a una proficua e ampia collaborazione. Solo così arriveremo al successo e otterremo risultati importanti per le persone che vivono e studiano a Verona. Proprio come avrebbe voluto Hrayr Terzian, primo rettore dell’ateneo scaligero. Questo accordo ci permetterà di diventare un polo ancora più attrattivo per le nuove generazioni e, allo stesso tempo, di fare rete per ridare ai nostri giovani la speranza, affinché i loro sogni professionali si realizzino. È una sfida importante e ragguardevole, che abbiamo l’obbligo morale di cogliere, e che, tutti insieme, sono certo riusciremo a vincere. Partiamo dalle urgenze come la valorizzazione di Veronetta e l’implementazione dei servizi per far sì che le nostre studentesse e i nostri studenti possano godere a pieno della loro vita universitaria nella nostra città”.
“E’ la prima tappa di un percorso che non sarà accademico e amministrativo ma molto concreto con importanti risvolti per la città. I primi a beneficiarne concretamente saranno i cittadini veronesi oltre che gli studenti”, ha detto Sboarina. “Per la prima volta, con il nuovo rettore, comune e università firmano un accordo per una collaborazione stretta e operativa. L’unico modo per far crescere la città è far sì che le istituzioni lavorino insieme e i privati si mettano in gioco. È quello che finalmente sta succedendo in molti ambiti culturali veronesi e adesso avverrà anche con l’università. Verona è orgogliosa del suo ateneo e vogliamo che gli studenti partecipino attivamente alla vita della città. Uniremo risorse e conoscenze, facendo lavorare assieme dipartimenti e assessorati. Sono già tanti i tavoli che abbiamo aperto con l’ateneo, su diverse questioni da risolvere”.
“Lo spirito con il quale abbiamo lavorato a questo accordo lo si può vedere già oggi”, ha concluso Toffali. “E’ come se un ufficio del comune venisse aperto all’interno dell’università e viceversa. È proprio attraverso queste azioni pratiche che cercheremo di rendere il più concreta possibile questa collaborazione, preziosa per la crescita dell’università e della nostra città”.
Sarà un comitato operativo a indicare le linee progettuali e strategiche di interesse comune, a seguire lo sviluppo e l’implementazione delle iniziative o dei progetti di collaborazione, a promuovere azioni per la condivisione delle conoscenze ed esperienze e ad assicurare il successo delle progettualità. Il comitato sarà composto dagli assessori comunali Francesca Briani, per Cultura e turismo, Francesca Toffali per Fondi comunitari, Unesco e Smart city, Ilaria Segala per Urbanistica e ambiente. Così come da tre delegati dell’università: Olivia Guaraldo per il Public engagement, Nicoletta Zerman per Comunicazione e rapporti istituzionali, Diego Begalli, per Trasferimento delle conoscenza e rapporti con il territorio.