Giacomo Musile, assegnista di ricerca del dipartimento di Diagnostica e sanità pubblica dell’università scaligera, ha ricevuto l’assegnazione della borsa di studio “Henry C. Lee”, per l’ “Outstanding Presentation” al contributo “Thanatochemistry at the Crime Scene: A Microfluidic Paper-Based Device for Ammonium Analysis in the Vitreous Humor”.
La premiazione si è tenuta il 19 febbraio ad Anaheim, California, durante la 72ª edizione del congresso annuale “Criminalistics Section’s Scientific Session” organizzato dall’American Academy of Forensic Sciences .
Musile è stato premiato per lo studio, coordinato dal team del professor Franco Tagliaro di Medicina legale dell’ateneo, ed in collaborazione con la Sechenov University di Mosca, che ha dimostrato la validità di un nuovo metodo, messo a punto dai ricercatori veronesi, che consente di calcolare con notevole accuratezza l’ora del decesso, analizzando la concentrazione della molecola ammonio nell’umor vitreo, ovvero un fluido trasparente che presente nell’occhio umano.
“L’analisi della molecola ammonio, nell’ambito di questa ricerca, è stata effettuata mediante un metodo strumentale, già noto da alcuni anni, chiamato elettroforesi capillare. Tuttavia, la decisione di sfruttare anche un metodo alternativo impiegando la microfluidica impiegando comune carta da laboratorio, deriva dalla considerazione che la determinazione dell’intervallo post-mortale, così importante nelle prime fasi dell’indagine giudiziaria potrebbe avere maggiore importanza se la stessa potesse essere effettuata immediatamente sulla scena del crimine”, spiega Musile. “Dopo un lungo lavoro di sviluppo, il metodo da noi proposto ha dimostrato la possibilità di calcolare la concentrazione della molecola ammonio nell’umor vitreo e quindi di stimare con una certa accuratezza l’epoca del decesso senza utilizzare strumentazione costosa ed ingombrante, ed in prossimità del cadavere”. (DOI: 10.1016/j.aca.2019.07.033)