Si è tenuta nella mattinata del 2 marzo, nella Sala Barbieri di Palazzo Giuliari, la presentazione del nuovo direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria di Verona, Callisto Marco Bravi. A fare gli onori di casa è stato il magnifico rettore dell’Università di Verona, Pier Francesco Nocini, affiancato dal direttore generale dell’ateneo, Federico Gallo. Ospite il presidente della Fondazione Cariverona, Alessandro Mazzucco e il direttore generale dell’Ulss 9, Pietro Girardi, appena confermato alla guida dell’azienda scaligera.
“Porto i saluti del presidente Luca Zaia che ha condiviso l’obiettivo che ci siamo posti per creare concrete sinergie operative sanitarie al fine di rispondere ai complessi bisogni di salute dei cittadini”, ha ricordato Nocini. “Tutto questo può essere realizzato solo in gruppo attraverso il consolidamento e l’integrazione tra Università, Azienda ospedaliera e territorio. Vorrei, inoltre, ringraziare la Fondazione Cariverona ed il suo presidente, Alessandro Mazzucco per aver partecipato attivamente a contrastare la pandemia investendo due milioni di euro proprio nella ricerca in questo ambito. Ricordo anche l’impegno della Fondazione per la costruzione del Cell Factory che ci impegniamo a far decollare perché la medicina rigenerativa è importantissima e traslazionale per molte discipline mediche. Vorrei, inoltre, ringraziare il Comune che, attraverso il sindaco, Federico Sboarina, ha attivamente partecipato a contrastare la pandemia con il supporto di specifici progetti avviati con l’Università (come ad esempio il “Progetto Sentinella”). Questi aiuti hanno portato a risultati notevoli nella cura per contrastare il Covid”.
Valorizzare gli istituti presenti nell’Azienda ospedaliera ed eventualmente crearne di nuovi, che possano essere all’avanguardia in Italia per competenze ed attrattività, rilanciare il polo clinico e scientifico di Borgo Roma, con nuovi dipartimenti operativi e nuovi progetti di telemedicina per l’intera comunità, proseguire nella collaborazione con il territorio, come testimonia la riconferma di Pietro Girardi alla guida dell’Uls 9 Scaligera, “questi gli obiettivi da perseguire nei prossimi mesi”, ha concluso il rettore, “guardando sempre alla meritocrazia e alla parità di genere, potenziando le eccellenze già presenti nell’Azienda ospedaliera”.
“La medicina o va avanti o va indietro”, ha esordito Bravi, “l’idea di esser azienda universitaria è una garanzia in questo senso, perché la ricerca coniugata con la pratica clinica è il motore per poter avanzare”. Internazionalizzazione, digitalizzazione e rapporto con il territorio, questi i punti sottolineati come priorità dal direttore generale. “Il mio obiettivo è quello di far sviluppare tutte le potenzialità presenti all’interno dell’azienda, grazie alle ottime professionalità, per dare risposte ai vari bisogni, partendo dalla necessità di accelerare con le vaccinazioni, ma senza dimenticare che esistono anche altre patologie e nostro dovere è curare tutti, non solo chi ha contratto il Covid. Fondamentale è anche il rapporto con i medici di medicina generale, primo presidio sul territorio. Deve essere l’ospedale ad aprirsi”, conclude Bravi, “e dare servizi ai professionisti che sono sul territorio”.