Ripensare i servizi rivolti alle persone con disabilità per passare da logiche di tipo assistenziale allo sviluppo di professionalità attente alla soggettività dei singoli. Da queste premesse, evidenziate dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, nasce il Corso di perfezionamento per disability navigator per diventare esperti nei percorsi di adultità e nei processi d’inclusione. Il corso, che partirà a ottobre, è promosso dal dipartimento di Scienze umane dell’università di Verona in collaborazione con la Cooperativa sociale Cercate di Verona e Fondazione Historie di Villafranca, con il sostegno economico di Fondazione Cariverona.
Il disability navigator rappresenta una novità nel mondo dei servizi alle persone con disabilità: è un professionista in grado di accompagnare verso un progetto di vita adulta e indipendente con l’obiettivo di raggiungere l’inclusione sociale e lavorativa. Il suo target principale è rappresentato da soggetti in condizioni di disabilità che, terminato il percorso d’integrazione scolastica, rischiano di sperimentare situazioni di isolamento o esclusione sociale. L’azione del disability navigator è orientata ad accogliere i desideri, le aspettative, le competenze dei giovani con disabilità e delle loro famiglie con l’obiettivo di individuare possibili connessioni tra queste e le risorse e le opportunità presenti sul territorio di appartenenza, attraverso l’applicazione di modelli di Welfare comunitario e generativo.
Per realizzare questo compito il professionista dovrà essere in grado di muoversi all’interno delle comunità locali, facendosi promotore di nuove opportunità che potrebbero derivare dalla rilettura, in chiave inclusiva, delle risorse già presenti sul territorio. L’operatività sarà indirizzata a favorire le possibili collaborazioni tra enti, associazioni e famiglie, con lo scopo di costruire possibilità concrete di relazioni e legami di appartenenza sociale e comunitaria, di cittadinanza attiva, di opportunità occupazionali, fino alla costruzione di percorsi di vita indipendente all’interno della propria comunità.
Gli sbocchi professionali naturali per queste professionalità sono i servizi sociali degli enti pubblici e gli enti del terzo settore. Il progetto, nello specifico, prevede l’avvio di un corso di perfezionamento universitario e, a conclusione dello stesso, l’inserimento lavorativo di 8 disability navigator nella provincia di Verona tramite un contratto di lavoro triennale, da selezionare tra i partecipanti. Il corso prevede 600 ore di formazione, che includono didattica frontale, visite aziendali e stage all’interno di uno degli enti aderenti al progetto, oltre a project work e prova finale.
Queste nuove figure professionali dovranno essere in grado di favorire le possibili sinergie tra tutte le componenti della società civile, e in particolare enti, associazioni e famiglie, con lo scopo di costruire possibilità concrete di relazioni e legami di appartenenza sociale e comunitaria, di cittadinanza attiva, di opportunità occupazionali, fino alla costruzione di percorsi di vita indipendente all’interno del territorio di appartenenza. Sapranno sviluppare una progettualità che parte da un’analisi strutturata dei bisogni e dei desideri e trova definizione in traguardi condivisi esplicitati in forma di progetto, interagendo positivamente con diversi interlocutori, padroneggiando tecniche relazionali e motivazionali, conducendo incontri ed assemblee, negoziare con gli interlocutori per trovare punti di accordo secondo le necessità delle persone con disabilità.
I disability navigator sapranno operare in collegamento con la rete di servizi già presenti sul territorio, attivando parallelamente le risorse non istituzionali, interpretando gli indicatori fondamentali di tipo economico di un territorio, traendone orientamenti utili all’assunzione di decisioni consapevoli e responsabili per l’orientamento delle persone con disabilità.
“La cattedra di Pedagogia speciale dell’Università di Verona – dichiara Angelo Lascioli, presidente del comitato scientifico del corso e docente di Didattica e Pedagogia speciale in ateneo – ha sostenuto fin dalla fase progettuale una rete di enti della provincia di Verona Terzo Settore interessati a promuovere sul territorio un nuovo approccio ai problemi d’inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Il progetto, elaborato con il supporto del lavoro di ricerca, ha consentito di accedere a un finanziamento della Fondazione Cariverona grazie al quale il dipartimento di Scienze umane attiverà, nel prossimo anno accademico, un nuovo Corso di perfezionamento che mira a formare i disability navigator, professionisti con una preparazione poliedrica, con competenze che spaziano dalla pedagogia speciale alla psicologia di comunità, dall’economia al diritto ed alla sociologia.”
“Colmare il senso di solitudine con professionalità e attenzione alla persona, mettere in rete tutti i servizi offerti dal territorio per supportare il contesto famigliare – spiega Fabio Dal Seno, presidente della cooperativa Cercate – sono obiettivi che da sempre sono stati il fine del nostro lavoro e il motore che ci alimenta Una figura nuova e dinamica in un momento storico particolarmente complesso e in cui tutto sembra rallentare, è immagine di come il cuore supportato dalle idee giuste e dalle competenze sia in grado di andare oltre gli ostacoli che si presentano. A fronte di bisogni crescenti, non solamente delle persone disabili, ma di tutto il nucleo famigliare, la risposta è data dalla presenza di persone competenti e affidabili.”
“Siamo orgogliosi di essere fra i promotori di questo progetto – afferma Clara Rensi per Fondazione Historie – che viene a colmare un vuoto particolarmente sentito in Italia: la mancanza di un esperto che sappia orientare le persone con disabilità e le loro famiglie tra le molte opportunità offerte loro; la frammentarietà delle proposte e, in alcuni casi, le barriere burocratiche all’accesso, possono allontanare i possibili beneficiari. I disability navigator saranno veri e propri facilitatori, costruttori di ponti verso una vita autonoma e l’inclusione.”
“Sosteniamo lo sviluppo di competenze trasversali, incentivando i protagonisti della comunità locale ad una corresponsabilità nel progetto” – osserva Giacomo Marino, direttore generale della Fondazione Cariverona – “Vi è poi il carattere di sperimentazione, che è un elemento nel quale ci riconosciamo integralmente: per la prima volta in Italia verrà applicata una strategia d’azione Community Based Rehabilitation. I disability navigator lavoreranno nel nostro territorio a servizio di un modello operativo che il primo Rapporto mondiale sulla disabilità indica come strategia per sviluppare la riabilitazione, l’uguaglianza delle opportunità, la riduzione della povertà e l’inclusione sociale delle persone con disabilità e delle loro famiglie”.
La Cooperativa sociale Cercate di Verona nata negli anni ’80 è una cooperativa di tipo A e B, senza finalità di lucro, che opera, ispirandosi ai principi di solidarietà e mutualità, per realizzare servizi di assistenza socio sanitaria, riabilitativa ed educativa sul territorio e in strutture diurne e/o residenziali, rivolte in particolari a disabili, infanzia e minori, anziani e persone in stato di disagio psichico. Attua servizi di trasporti integrati e progettazione ed erogazione di servizio di inserimento lavorativo per persone in stato di svantaggio. È inserita in rete nel territorio di Verona per offrire hub lavorativi e formativi all’utenza fragile; si impegna a promuovere percorsi di autonomia e recupero per una vita indipendente.
La Fondazione Historie di Villafranca nasce nel 1978 dalla necessità di migliorare l’offerta di servizi e consolidare la mission “Le abilità sono un valore”, incentrata sul diritto di tutti avere adeguata opportunità di crescita e di una vita dignitosa e serena. L’obiettivo è quindi favorire nella persona un progetto di vita felice attraverso lo sviluppo delle abilità, principio che si declina in positive relazioni sociali, un impegno che dia appagamento, un luogo dove trovare amici e il raggiungimento dell’indipendenza.
Per maggiori informazioni sul corso consultare il seguente link.