La proposta del gruppo di ricercatori di Psichiatria dell’ateneo di aggiornare la lista essenziale dei farmaci è stata accettata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’application era basata su un lavoro scientifico da loro svolto e pubblicato a gennaio sull’American Journal of Psychiatry.
Si tratta dell’inserimento di un farmaco antipsicotico a lunga durata d’azione, il paliperidone palmitato, che porta numerosi vantaggi rispetto a quello già presente nella lista. Il paliperidone palmitato è, infatti, una tecnologia di farmaco iniettivo da somministrarsi mensilmente e non più quotidianamente, come nel caso del precedente.
L’importanza dell’iniziativa del team di ricerca è data anche dal fatto che il farmaco di vecchia generazione, presente nella lista dal 1977, da alcuni anni non viene più prodotto, causando problemi soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito, dove pazienti molto fragili che soffrono di disturbi psicotici si sono ritrovati a non averlo più a disposizione, di conseguenza il trattamento di persone con schizofrenia risultava molto problematico.
Questo aggiornamento rappresenta quindi un passaggio fondamentale per aumentare l’accessibilità alle cure di comprovata efficacia per la schizofrenia in contesti economicamente svantaggiati, perché il modello di lista dei farmaci essenziali elaborata dalla OMS viene presa in considerazione dai governi dei paesi di tutto il mondo per produrre la propria lista dei farmaci essenziali.
Nella foto da sinistra a destra: Giulia Turrini, Claudia Lotito, Federico Tedeschi, Giovanni Ostuzzi, Corrado Barbui, Michela Nosé, Chiara Gastaldon, Davide Papola, Marianna Purgato, Elisa Zanini.