L’Università di Verona ospita, nel dipartimento di Neuroscienze, biomedicina e movimento, il Centro collaboratore dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per la ricerca e la formazione in salute mentale. Il Centro Oms di Verona ha rivestito fin dal 1987 incarichi di prestigio e ha collaborato a importanti progetti che hanno influito sulle politiche sanitarie su scala internazionale, come Redefine e Respond, entrambi progetti europei finanziati nell’ambito di Horizon 2020.
I risultati di Redefine e la prima fase di Respond sono stati presentati il 10 febbraio nella sede del Centro Oms di Verona da Corrado Barbui, direttore del Centro Oms per la ricerca in salute mentale dell’università di Verona, da Marianna Purgato, ricercatrice di Psichiatria, e Michela Nosè, docente di Psichiatria.
Il progetto Redefine, giunto alla sua conclusione nel 2020, ha dimostrato che nei migranti è possibile prevenire l’evoluzione di un disagio psicologico presente in patologie psichiatriche attraverso “Self-Help Plus”, un intervento psicologico guidato da facilitatori non specializzati, ma di cultura simile a quella dei partecipanti. Il potenziale di questo intervento come strumento di prevenzione, dimostrato dalle ricerche in Italia e Turchia, porta alla possibilità di impiegare Self-Help Plus in altre popolazioni esposte a disagi legati al Covid-19. Self-Help Plus si candida quindi come intervento adatto ad ampie fette di popolazione, utile a ridurre il disagio psicologico causato dalla pandemia.
Il nuovo progetto, denominato “Respond”, che vede in prima linea l’ateneo veronese con altri centri in Europa, ha, invece, l’obiettivo di identificare i gruppi di popolazione più vulnerabili ai disagi psicologici causati dalla pandemia ed evidenziare strategie sulla salute mentale per il benessere nei diversi sistemi sanitari europei. Tale progetto, grazie anche al supporto del Comitato unico di garanzia dell’università di Verona (Cug), coinvolgerà studentesse e studenti stranieri dell’ateneo, oltre a persone straniere sul territorio. Respond rappresenta, per questo motivo, una modalità di fare ricerca che si mette al servizio non solo della comunità accademica ma anche della cittadinanza, con l’obiettivo di offrire un intervento preventivo contro la sofferenza psicologica in questo momento di pandemia.
Per il futuro, il Centro Oms di Verona ha pianificato di utilizzare la propria esperienza e professionalità per sviluppare azioni di supporto al benessere psicologico in popolazioni a rischio a livello nazionale e locale, al fine di colmare il gap ancora esistente tra conoscenze scientifiche e attività quotidiana, ancora poco attenta ai bisogni degli individui con problemi di salute mentale.