Ricordare, in un momento storico come quello attuale, l’importanza dei vaccini è fondamentale. Studentesse e studenti di Verona e provincia hanno partecipato alla sesta edizione dell’Univax Day, la giornata dedicata alla formazione sul tema dei vaccini promossa dalla Siica, Società italiana di immunologia, immunologia clinica e allergologia. Anche quest’anno l’ateneo scaligero ha aderito all’iniziativa.
L’incontro, introdotto e moderato da Flavia Bazzoni docente di patologia generale del dipartimento di Medicina, è iniziato con i saluti di Marco A. Cassatella, docente di patologia generale del dipartimento di Medicina dell’università e presidente dell’associazione italiana di Immunologia. Nel suo discorso si è soffermato sull’importanza dell’Immunologia, ricordando che “i vaccini costano poco, sono molto efficaci, hanno salvato vite e continuano a farlo”.
“Ricordare per difendersi meglio” è stato il titolo dell’intervento di Stefano Ugel, docente di immunologia del dipartimento di Medicina, che ha messo in evidenza la differenza tra immunità innata, dove “i componenti intervengono nei primi minuti, nelle prime ore dall’entrata del patogeno, che però non viene ricordato” e quella acquisita o adattativa. Essa, invece, “viene sviluppata da due tipologie di linfociti, i linfociti B e i linfociti T, che intervengono dopo alcuni giorni e hanno la necessità di attivarsi per riconoscere il patogeno”.
Il docente ha poi parlato delle qualità di specificità e memoria nel ricordare patogeni o vaccini da parte del nostro sistema immunitario, soffermandosi proprio sulla risposta immunitaria, fornendo agli studenti nozioni e concetti fondamentali alla comprensione del successivo intervento.
A seguire è intervenuta Lisa Vozza, biologa, divulgatrice scientifica e chief scientific officer della Fondazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc) che ha parlato di ” vaccini dell’era globale: un’opportunità per la salute, una sfida per la mente”. Vozza ha ripercorso la storia dei vaccini, spiegando anche come si producono e come nascono, sottolineando che “anche le epidemie moderne possono avere un impatto importante sulle aspettative di vite della società”. A conclusione della giornata, si è svolta una tavola rotonda dove numerosi studenti e studentesse hanno partecipato con domande interessanti, aprendo così un dibattito.