“Ogni volta che entro nel mio studio, cerco di lasciare l’impronta della mia mano sul portone d’ingresso. Mi piace far capire fin da subito ai miei visitatori la relazione che ho sviluppato con il tempo: quelle mani rappresentano il mio passaggio materiale, dentro e fuori, giorno dopo giorno, per più di vent’anni”. Così David Adamo, scultore e artista newyorkese, ha cominciato a raccontare di sé, del suo stile e del suo rapporto con il mondo durante l’incontro tenutosi il 23 maggio al Polo Santa Marta, all’interno del ciclo di eventi patrocinati da Contemporanea, la piattaforma transdisciplinare sui linguaggi della contemporaneità d’ateneo.
L’artista è stato presentato da Luca Bochicchio, docente di Storia dell’arte contemporanea nel dipartimento di Culture e civiltà e promotore dell’incontro grazie anche al sostegno dell’associazione culturale Agi Verona. Presente anche Giulia Passerini, restauratrice e già tutor del corso di Restauro dell’arte contemporanea dell’Accademia di belle arti di Verona.
Nato nel 1979 a Rochester, New York, dal 2008 David Adamo vive e lavora a Berlino come artista e scultore portando avanti il suo impegno nello studio della forma e della materialità degli elementi. Durante l’incontro con gli studenti e le studentesse iscritti alla laurea magistrale interateneo in Arte, Adamo ha raccontato, attraverso il supporto di video, portfolio e foto inedite, tutte le varie sfaccettature che, come scultore, è in grado di dare al tempo, alla forma e, tramite il legno – uno dei suoi materiali di lavoro preferiti – alla natura.