Ha fatto tappa a Verona, nella mattinata del 25 maggio al Centro di riferimento per il trattamento delle neoplasie del pancreas dell’Ospedale di Borgo Roma, “Io vado al massimo bike”, un’iniziativa ideata da Massimo Canonica, che vive con un tumore al pancreas dal 2017, e dalla Fondazione Nadia Valsecchi onlus, per sensibilizzare la popolazione e informare pazienti e familiari sui vari aspetti della malattia. Nel corso della giornata si è svolta anche l’esposizione di due moto del Moto Club Misano Adriatico e una degustazione di cibo offerto da Maurizio Magi, paziente della Chirurgia del pancreas, come ringraziamento a tutti i medici per il loro operato.
L’iniziativa “Io vado al massimo bike” ha raggiunto il Centro di Borgo Roma diretto da Claudio Bassi, dove Canonica ha incontrato Salvatore Paiella, chirurgo responsabile dell’Irfarpc, il Registro italiano del cancro familiare del pancreas gestito da Aisp, Associazione italiana studio pancreas. Il gruppo di ciclisti è poi ripartito nella mattinata di mercoledì 25 verso Padova e l’Istituto Oncologico Veneto, mentre la pedalata terminerà il 26 maggio a Venezia.
I fondi raccolti grazie a questa iniziativa verranno destinati a finanziare un progetto di profilazione genetica tramite tampone salivare nei soggetti considerati a rischio di sviluppare un tumore del pancreas, facenti parte dell’Irfarpc, che si sviluppa sotto l’egida dell’Aisp. Uno dei fattori di rischio in questo tipo di neoplasie è infatti rappresentato dalla familiarità, intesa come la presenza di una predisposizione ereditaria allo sviluppo di un carcinoma pancreatico.
“Ancora una volta sono piacevolmente sorpreso, direi commosso – ha affermato Claudio Bassi – dalla resilienza e determinazione che testimoniano i nostri pazienti e i loro parenti attraverso il costante lavoro delle loro associazioni. Questa ulteriore iniziativa non può che stimolare tutti noi impegnati nella ricerca a pedalare sempre più forte e bene per riuscire ad offrire sempre di più possibilità di prevenzione, diagnosi e cura”.
“Il progetto di Massimo e delle associazioni che lo sostengono è mirabile e dà speranza, sia a noi ricercatori grati a persone che si donano così tanto alla scienza, che ai pazienti oncologici per cui ogni iniziativa del genere può essere uno stimolo – ha sottolineato Salvatore Paiella, responsabile dell’Irfarpc – e ci auguriamo che il sostegno allo studio possa tradursi in risultati tangibili in termini di diagnosi precoce, prevenzione oncologica e cure personalizzate”.
In Italia si registrano ogni anno 14.000 nuove diagnosi con un’incidenza in aumento. Secondo le stime, entro il 2030 i tumori del pancreas rappresenteranno la seconda causa di morte dopo il cancro al polmone, molto più frequente. La sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è di circa il 10% e meno del 20% dei casi sono candidabili all’intervento chirurgico. Attualmente non esiste una diagnosi precoce per queste neoplasie, che nella maggior parte dei casi risultano asintomatiche o causano sintomi riconducibili ad altre patologie più comuni. Sensibilizzare quindi la popolazione sui sintomi ed i fattori di rischio della malattia è fondamentale.
Le donazioni potranno essere effettuate direttamente attraverso il sito della Fondazione Nadia Valsecchi Onlus o attraverso il sito dell’iniziativa.
Maggiori informazioni sull’AISP e sul Registro IRFARPC sono disponibili nel sito aisponline.it