Sarà il Polo universitario di Santa Marta ad ospitare, dal 6 all’8 ottobre, la quarta edizione della Mav, Mediazioni a Verona, organizzata dalla Camera arbitrale di Milano e da Neg2Med, il centro di ricerca interdipartimentale dell’università di Verona, diretto dal professor Alberto Maria Tedoldi. La Mav è la competizione di livello master che ogni anno vede la partecipazione di studentesse e studenti che gareggiano per aggiudicarsi il titolo di miglior mediatore o mediatrice nazionale.
Finalità della Mav. La Mav è un’occasione per gli studenti o i neolaureati di sperimentarsi nel ruolo del mediatore, applicando quanto appreso sulle tecniche di mediazione, sull’abilità nel collaborare alla soluzione dei problemi cercando di mediare gli interessi delle parti per giungere ad un accordo. L’obiettivo è preparare i partecipanti a gestire al meglio le dispute sia in Italia, che in un mercato globale multiculturale, nonché diffondere le modalità di svolgimento della mediazione e far acquisire fiducia nello strumento alternativo alla causa.
Come funziona la MAV. Squadre e ruoli. Durante la MAV si svolgono più incontri. A ogni incontro partecipa una squadra composta da due studenti in veste di mediatore e mediatore-assistente e due parti (impersonate da professionisti) che hanno il compito di dare una propria valutazione. Il mediatore-assistente ha un ruolo diverso dal co-mediatore: solo il mediatore è seduto al tavolo della mediazione, mentre il mediatore assistente ha il ruolo di supportare, correggere, suggerire le tecniche ed i passaggi per porre domande efficaci, controllare la comunicazione non verbale, adottare l’ascolto attivo, utilizzare tecniche quali riassunto, parafrasi e riformulazione, migliorare l’esplorazione e la comprensione di interessi e bisogni.
Svolgimento degli incontri. Alle squadre vengono assegnati dei casi giuridici e durante l’incontro le squadre devono simulare la gestione di una mediazione; devono quindi dimostrare di essere in grado di presentare e spiegare la procedura.
Criteri di valutazione. I criteri di valutazione dei valutatori si riferiscono alla efficacia della comunicazione e all’attitudine a facilitare il negoziato.