Si sono concluse venerdì 14 ottobre scorso, con la partecipazione di un folto pubblico di studiosi, esperti e cittadinanza, le cinque tappe della “Maratona Digital Humanities”, evento nazionale che ha preso il via all’università di Verona il 10 ottobre. L’appuntamento, unico nel suo genere, è stato promosso dal dipartimento di Lingue e letterature straniere dell’ateneo come settimana conclusiva dei progetti di eccellenza delle università di Verona, Bergamo, Modena e Reggio Emilia, Ca’ Foscari di Venezia e Udine coinvolte negli studi sull’informatica umanistica.
Le cinque giornate si sono configurate come una vera e propria maratona con oltre 100 comunicazioni e 6 tavole rotonde nelle diverse sedi coinvolte, per un totale di 160 esperti che si sono avvicendati nelle sedi universitarie e in luoghi di alto interesse artistico e culturale, tra cui la Biblioteca Capitolare di Verona, il Cultural Flow Zone le Zattere di Venezia e Casa Cavazzini – Museo d’Arte Moderna e Contemporanea a Udine.
Al taglio del nastro del 10 ottobre nell’ateneo scaligero sono intervenuti Roberto Giacobazzi, prorettore dell’università di Verona, Roberta Facchinetti, direttrice del dipartimento di Lingue e Letterature Straniere, Paolo Frassi, Project Manager del progetto di eccellenza sulle Digital Humanities, Mons. Bruno Fasani, presidente della Fondazione Biblioteca Capitolare di Verona, la più antica esistente al mondo, e Marina Buzzoni, presidente dell’”Associazione per l’informatica umanistica e la cultura digitale.”
Secondo gli organizzatori le scienze informatiche e le tecniche di digitalizzazione si possano integrare perfettamente con gli studi umanistici, offrendo metodologie di trattamento dei dati e software sempre più al servizio della ricerca. Non a caso, nella tappa veronese, la sessione pomeridiana dei lavori svoltasi nella Biblioteca Capitolare ha rappresentato una chiara dichiarazione di intenti comuni e di visioni in divenire che potrebbero diventare, in un futuro forse non troppo lontano, una declinazione di Digital Humanities applicata alla varietà del patrimonio e della cultura italiani a disposizione di tutti.
La “Maratona Digital Humanities” coglie la volontà dei cinque atenei coinvolti di condividere e disseminare i risultati dei rispettivi progetti di eccellenza confluiti tutti sullo stesso tema, rinsaldando il forte legame scientifico e collaborativo tra le università e confermando il ruolo centrale che l’informatica può avere negli studi relativi alle lingue e letterature straniere, alla storia, all’archeologia e ai media digitali.
I progetti di eccellenza realizzati negli ultimi cinque anni grazie al finanziamento ministeriale che i cinque dipartimenti si sono aggiudicati nel 2018 hanno infatti dimostrato che i tempi sono maturi per una sempre più stretta collaborazione tra ricerca umanistica e informatica – intesa come scienza, branca della matematica, e non come mera tecnica – al fine di sviluppare al meglio e rendere fruibile ad ampio raggio i risultati della ricerca in ambito umanistico.
Ne sono chiaro esempio i numerosi progetti e sotto-progetti di DH sviluppati dal dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell’università di Verona, con la digitalizzazione di testi, antichi e moderni, la realizzazione di corpora, banche dati, piattaforme digitali e la pubblicazione di numerosi prodotti per la divulgazione scientifica. Grazie al finanziamento di eccellenza, il Dipartimento ha inoltre innovato uno dei propri corsi di laurea, la Laurea Magistrale in Languages, Literatures and Digital Culture, dando un’impronta specificamente digitale alle discipline linguistiche e letterarie, alle metodologie didattiche e alle conoscenze informatiche e giuridiche insegnate in Dipartimento.