L’Anvur, Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, mercoledì 28 dicembre ha pubblicato l’elenco dei 180 dipartimenti di eccellenza delle università statali che si sono distinti per qualità della ricerca e nella progettualità scientifica e didattica. Sei i dipartimenti dell’ateneo scaligero “eccellenti” che riceveranno un finanziamento complessivo di 45,5 milioni di euro nel quinquennio 2023-2027 per realizzare il proprio progetto di sviluppo scientifico e didattico. Premiati i dipartimenti di Biotecnologie, Diagnostica e sanità pubblica, Lingue e letterature straniere, Neuroscienze, biomedicina e movimento, Scienze chirurgiche, odontostomatologiche e materno infantili e Scienze economiche.
I finanziamenti di eccellenza rappresentano un intervento innovativo e di forte sostegno finanziario, previsto dalla Legge di bilancio 2017 con l’obiettivo di individuare e finanziare, con cadenza quinquennale e nell’ambito delle 14 aree disciplinari, i 180 migliori dipartimenti delle università statali italiane.
“Esprimo grande soddisfazione per il risultato ottenuto che premia 6 dei 10 dipartimenti dell’ateneo che hanno partecipato alla selezione nazionale promossa dal Mur – spiega il magnifico rettore Pier Francesco Nocini – questo finanziamento permetterà di avviare progetti che consentiranno l’assunzione di ricercatori, di tecnici specializzati e l’acquisizione di nuove infrastrutture didattiche e scientifiche con importanti ricadute per l’innovazione su tutto il nostro territorio. Questo importante risultato è il frutto dell’impegno profuso da tutta la nostra comunità universitaria e soprattutto dai gruppi composti da ricercatori e amministrativi che hanno elaborato, nel corso dell’estate scorsa, i progetti premiati dall’Anvur per conto del Mur. La notizia arriva a tre anni esatti dall’inizio del mio mandato di rettore, quasi a coronamento delle tante iniziative messe in campo in questi anni per il miglioramento della ricerca e della didattica. Sì, sono veramente orgoglioso di questo traguardo, che ci deve spingere a continuare a far bene così”.