Da venerdì 10 a martedì 14 febbraio, l’amore sarà assoluto protagonista nella città scaligera in occasione della rinnovata edizione dell’iniziativa “Verona in Love. Se ami qualcuno portalo a Verona”. Cinque giornate di appuntamenti per celebrare l’amore in tutte le sue sfaccettature, con eventi spettacolari, appuntamenti romantici e incontri con il sapere. Tra questi ultimi i talk “Dalla formula all’emozione” promossi in collaborazione con l’università di Verona, che saranno tenuti da docenti dell’ateneo, tra sabato 11 e domenica 12, nel Cortile Mercato Vecchio. Si parlerà d’amore attraverso la filosofia, la psicologia, l’archeologia e la letteratura.
“L’università di Verona è parte vitale della città, suo cuore giovane e pulsante”. Così il Magnifico Rettore Pier Francesco Nocini interviene sulla collaborazione dell’ateneo scaligero alla nuova edizione di Verona in Love: “La sinergia con il Comune si è via via intensificata negli ultimi anni e, a oggi, sono molti i fronti su cui collaboriamo, facendo sistema. L’ateneo mette a disposizione di cittadine e cittadini conoscenze e competenze scientifiche per favorire, nei contesti più diversi, occasioni di approfondimento nei vari ambiti del sapere. Per l’edizione di quest’anno di Verona in Love abbiamo scelto di affrontare il tema dell’amore sia dal punto di vista umanistico sia dal punto di vista scientifico”.
Sabato 11 febbraio, alle 12, sarà Matteo Bonazzi, ricercatore di Filosofia morale, ad aprire il ciclo di incontri “È tempo di un altro amore”. Il nostro è un tempo che chiede di ripensare i modi e le parole con cui abitare l’esperienza amorosa. Il tempo di un altro amore che si tratta di estrarre a partire da quanto abbiamo ereditato, passandolo al setaccio della riflessione, perché un altro sguardo e una diversa scrittura possano farne risuonare gli effetti inediti e inattesi. Ripercorrendo alcuni luoghi classici del discorso amoroso – l’amore narcisistico, l’amore per il padre, il riconoscimento e il rifiuto, l’amore del prossimo – si disegnerà una diversa configurazione dell’esperienza amorosa capace di annodare nel desiderio singolare a ciascuno la libertà dell’incontro con la necessità del destino.
Alle 16, sarà la volta di Michela Rimondini, docente di Psicologia clinica. Con “Che coss’è l’amor?” talk che riprende il titolo della canzone di Vinicio Capossela, Rimondini affronterà il tema amoroso in chiave psicologica, sottolineando alcuni aspetti fondamentali che esaltano i concetti di libertà, fiducia, inclusione, accoglienza in relazione alla costruzione di relazioni amorose sane. I contenuti saranno arricchiti con esemplificazioni tratte dalla pratica clinica per evidenziare la differenza tra un amore che mira al riconoscimento e al rispetto dell’alterità dell’altro, visto come fonte inesauribile di stimolo e crescita, rispetto ad altre forme di sentimento erroneamente associate al concetto di amore, come per esempio il possesso, la prevaricazione o la dipendenza patologica. Il titolo “Che coss’è l’amor?” è la domanda che tutti si pongono senza effettivamente trovare una risposta, proprio perché l’amore è soggettivo ed è un sentimento troppo vasto per poter essere spiegato con una semplice risposta.
Il tema dell’amore sarà affrontato con uno sguardo al passato, e in particolare all’Età romana, dall’archeologa Patrizia Basso domenica 12 febbraio, alle 16. Leggendo i racconti degli autori antichi e analizzando opere d’arte, quali statue e rilievi, Basso presenterà due storie di grandi amori imperiali: quello fra Augusto e Livia, la donna sposata in seconde nozze che ebbe un grande ruolo anche nel problema della successione, e quello fra Adriano e il bellissimo Antinoo, il giovinetto morto prematuramente che dall’imperatore fu divinizzato e celebrato in tutto l’Impero con numerosi ritratti, bassorilievi, busti e statue intere.
Le iniziative dell’evento sono state presentate durante una conferenza stampa il 6 febbraio scorso. Il programma completo e i dettagli dei singoli appuntamenti sono disponibili sul sito della manifestazione: www.lovinverona.com