“I leucociti nella sclerosi multipla: una storia di migrazione e interazioni”. È questo il titolo della lettura magistrale tenuta da Gabriela Constantin, docente di Patologia generale all’università di Verona che ha preceduto la consegna del Premio Rita Levi Montalcini 2023. L’evento si è tenuto durante il congresso scientifico annuale promosso dalla Società italiana sclerosi multipla svoltosi a Roma dal 30 maggio al 1 giugno ed è stato l’occasione per celebrare il 30 maggio la Giornata Internazionale della Sclerosi Multipla.
La professoressa Constantin è stata scelta per la sua competenza internazionale e la sua esperienza pionieristica in questo ambito. Per l’associazione è stata anche l’occasione per celebrare come il Premio Levi Montalcini, assegnato 20 anni fa alla docente veronese, abbia innescato progressi eccezionali nella ricerca sulla sclerosi multipla.
Constantin è stata anche la prima donna in Italia a ricevere il premio dedicato alla nota scienziata italiana e Nobel per la Medicina. Ricorda ancora l’emozione di quando ha ritirato il premio dalle mani di Rita Levi Montalcini: «Sul palco eravamo in tre, perché ero incinta della mia seconda figlia e la pancia si vedeva proprio. La professoressa si alzò e prima di consegnarmi il Premio mi abbracciò. Mi prese le braccia e mi tenne a lungo, quasi per proteggermi, per farmi sapere anche fisicamente che aveva riconosciuto in me la ricercatrice che volevo diventare. Quel Premio mi ha dato una grande forza. Allora avevo una posizione ancora un po’ precaria nel mondo della ricerca: il Premio e l’incontro con Rita mi dettero la forza di scegliere di fare per tutta la vita la ricercatrice. E oggi mia figlia, nata pochi mesi dopo, sta facendo medicina veterinaria e mi ha detto più volte che le piacerebbe fare ricerca sul comportamento animale. Una cosa che mi rende orgogliosa. Un po’ del calore di quell’abbraccio di Rita Levi Montalcini sarà arrivato anche a lei».
Dottorato di ricerca in Patologie molecolari e cellulari e capo del laboratorio di Neuroimmunologia e neuroinfiammazione all’università di Verona, Gabriela Constantin ha contribuito all’identificazione dei principali meccanismi chiave infiammatori nella sclerosi multipla, nell’epilessia e nel morbo di Alzheimer, come lei stessa ha spiegato durante il congresso «Noi studiamo i meccanismi che regolano la migrazione dei globuli bianchi dannosi nel cervello per capire sempre meglio malate complesse e possibilmente nuovi approcci terapeutici. Non c’è cura senza ricerca».
La docente, riconosciuta leader internazionale in Neuroimmunologia, è impegnata a porre fine alla patologia della sclerosi multipla, come lei stessa ha dichiarato nel congresso dal titolo “I nostri percorsi verso la cura”: «Sono un medico, prima che un ricercatore e cerco, con tutti i miei colleghi, una via per capire sempre meglio la malattia, ma ancora di più per trovare nuovi approcci terapeutici».