L’università di Verona è capofila e sede amministrativa del nuovo Dottorato nazionale nel campo delle Scienze motorie e sportive, realizzato grazie alla collaborazione di 25 atenei italiani, con il cofinanziamento del Pnrr Piano nazionale di resistenza e resilienza (DD.MM. 117 e 118, Missione 4, Componente 1 e 2).
Il Corso, coordinato da Federico Schena docente di Scienze dello sport e delegato del Rettore alla Didattica e sport dell’ateneo scaligero, può contare su un collegio docenti composto da 43 professori e ricercatori provenienti dalle università coinvolte e punta alla formazione di esperte ed esperti con elevato profilo scientifico nelle numerose aree di studio delle Scienze motorie e sportive.
Le candidature sono aperte dal 7 luglio al 7 agosto 2023. Tutte le informazioni per accedere e i dettagli sul percorso formativo sono disponibili a questo link: https://www.dnbm.univr.it/?ent=cs&id=1137&tcs=DR
A sostegno di studentesse e studenti che vorranno accedere al percorso di alta formazione sono state messe a disposizione 37 borse di studio.
“Le attività di ricerca che caratterizzano questo percorso unico in Italia- spiega Federico Schena, coordinatore del dottorato – prevedono una formazione triennale strutturata sui titoli di ricerca che ogni Ateneo ha messo a disposizione delle candidate e dei candidati e che sono precipui e peculiari delle diverse sedi. A questo si aggiunge un livello di approfondimento interdisciplinare all’interno del curriculum di appartenenza con una progettualità trasversale delle aree individuate. Tra i punti forti del dottorato di interesse nazionale va sottolineata la collaborazione tra le sedi aderenti che si articola in attività trasversali e attraverso la possibilità di condividere laboratori e temi di ricerca coerenti e sinergici tra i numerosi atenei per favorire la convergenza multidisciplinare”.
“L’istituzione del Dottorato Nazionale – spiega Attilio Parisi, Rettore dell’università degli studi di Roma Foro italico – rappresenta un importante traguardo a coronamento di un percorso di crescita delle Scienze Motorie e Sportive durato circa 20 anni. Il coinvolgimento di un numero così elevato di Università che operano nelle Scienze Motorie rende questo percorso per gli studenti un’opportunità unica di crescita formativa e scientifica, oltre che di scambio e condivisione di competenze nell’ambito della ricerca”.
“Il percorso del Dottorato di interesse nazionale in Scienze motorie e sportive – Alberto Rainoldi Vice Rettore a Welfare, Sostenibilità e Sport – costituisce una occasione unica per realizzare una rete di collaborazione e di scambio a livello nazionale. Mi piace immaginare che i 37 dottorandi provenienti dalle 25 sedi nazionali abbiamo a disposizione un “super laboratorio diffuso”: potranno accedere alle migliori risorse tecnologiche, alle migliori competenze (non necessariamente disponibili nella loro sede di appartenenza) potendo così realizzare progetti di ricerca ancora più interessanti e sfidanti. Se è vero che la nostra società fa del movimento, del benessere e del miglioramento degli stili di vita uno dei suoi obiettivi principali, allora questa è la strada più sicura e scientificamente affidabile per cercare di recuperare il gap che si è creato rispetto alle altre nazioni europee.”
“Sono molto felice di questo traguardo – commenta Angela Di Baldassare presidente della Società Italiana delle Scienze Motorie e Sportive (SiSMeS)– in quanto rappresenta, dopo venti anni di ricerca, una sintesi della visione olistica delle Scienze Motorie e allo stesso tempo un volano per declinare questa prospettiva d’insieme in interessanti ambiti di studio espressi dai 6 curricula proposti dalla rete universitaria nazionale che ha dato vita a questo percorso straordinario”.
L’offerta formativa è suddivisa in tre macroaree declinate in 6 curricula diversi che spaziano dallo studio della prestazione sportiva e delle metodologie di allenamento, alla prevenzione delle malattie cronico e degenerative, allo studio delle migliori strategie di insegnamento dell’attività motoria e sportiva nell’ambito scolastico, sottolineandone la necessità per le future generazioni, creando nuovi strumenti didattici che possano offrire scenari sostenibili sia dal punto di vista sociale che economico. I diversi curricula hanno come core prestazione sportiva, attività fisica adattata, lo sport come strumento di integrazione, l’educazione motoria all’interno di framework aggiornato alle nuove sfide del Pnrr. In particolare, i curricula sono: Meccanismi di base: la prestazione sportiva e la prevenzione degli infortuni; Programmi di sviluppo dello sport, valutazione, gestione e modelli di prestazione; Meccanismi di base e modificazioni esercizio-correlate; Programmi di intervento fisico nelle patologie esercizio-sensibili; Programmi di prevenzione delle patologie non trasmissibili e legate alla sedentarietà; Didattiche innovative delle attività motorie e sportive.
Sbocchi professionali
Se il dottorato di ricerca è il livello formativo necessario per iniziare un percorso accademico, sempre più dipartimenti universitari richiedono giovani con competenze legate alle Scienze del movimento e che possano sviluppare linee di ricerca specifiche in questo ambito. Oltre all’ambito accademico il dottorato permette di avere una preparazione scientifica eccellente nell’ambito tecnologico dello sport di prestazione necessaria in aziende che si occupano di strumentazioni specifiche e di tecnologia avanzata per il monitoraggio dell’attività fisica. Inoltre, il percorso permette l’acquisizione di competenze specifiche utilizzabili nell’attività professionale di elevata qualificazione in enti pubblici, strutture private, istituzioni ed enti specializzati compresi quelli che agiscono nell’ambito del privato sociale. In specifico una delle peculiarità di questo corso sarà fornire le competenze scientifiche per potere accedere a bandi di ricerca per il finanziamento di progetti a livello nazionale ed internazionale. Infine, il corso prevede di fornire gli elementi necessari per dare accesso e favorire lo sviluppo professionale di chi deve farsi carico della formazione avanzata e dell’aggiornamento per le materie relative all’educazione fisica e alle scienze motorie nelle scuole di ogni ordine e grado.
Gli atenei coinvolti
I candidati vincitori di una borsa lavoreranno, in base al titolo di ricerca scelto, in una delle Università aderenti al progetto: Libera Università di Bolzano, Università degli Studi di Foggia, Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro, Università degli Studi del Molise, Università degli Studi di Padova, Università degli Studi di Torino, Università degli Studi di Trento, Università degli Studi di Roma “Foro Italico”, Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara, Università degli Studi dell’Aquila, Università Telematica Pegaso, Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, Università del Salento, Università degli Studi di Genova, Università degli Studi di Sassari, Università di Pisa, Università Telematica San Raffaele Roma, Università degli Studi di Udine, Università degli Studi di Salerno, Università degli Studi di Palermo, Università degli Studi di Bari Ado Moro, Università degli Studi di Parma, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Le sedi estere
Il dottorato prevede di trascorrere un periodo all’estero, di almeno 6 mesi, in qualificati centri universitari e di ricerca, messi a disposizione dal partenariato attraverso le collaborazioni degli atenei che afferiscono al Dottorato, per consolidare e incrementare le proprie conoscenze e capacità di ricerca scientifica, favorendo la convergenza transdisciplinare di esperienze, metodologie e strumentazioni. Tra le sedi universitarie estere: Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Norvegia, Spagna, Svizzera, Grecia, Danimarca, Germania, Slovacchia, Portogallo e Stati Uniti.