«Andate all’estero non solo per imparare una lingua ma, anche, per ampliare i vostri orizzonti e per inserirvi in un ambiente nuovo e dinamico». È questo il messaggio di Felice Gambin, delegato del rettore all’Internazionalizzazione dell’università di Verona, intervenuto al convegno regionale dedicato agli Erasmus days. L’evento si è tenuto lunedì 9 ottobre nella Sala Farinati della biblioteca civica.
Dal 2017 la Commissione Europea insieme al supporto dell’agenzia nazionale Erasmus+ promuove gli Erasmus days, invitando gli istituti beneficiari del progetto ad organizzare degli appuntamenti con lo scopo di incentivare e informare sulla mobilità internazionale europea.
A Verona l’iniziativa si è concretizzata in due giornate ricche di interventi e iniziative: il 9 ottobre in biblioteca Civica e il 10 ottobre all’Educandato agli Angeli.
L’evento è stato organizzato dall’Ufficio Scolastico Regionale, in collaborazione con l’Agenzia Nazionale Erasmus/Indire, il Comune di Verona, l’Educandato Statale Agli Angeli e il liceo artistico di Verona, l’istituto industriale statale Viola-Marchesini di Rovigo e il liceo Veronese di Montebelluna, con il patrocinio dell’università di Verona.
Durante l’incontro hanno preso la parola diverse personalità coinvolte nel progetto tra cui Elisa La Paglia, assessora alle Politiche educative e scolastiche del Comune di Verona, David Di Michele, vicepresidente delle Politiche per l’istruzione della Provincia di Verona e l’europarlamentare Paola Ghidoni intervenuta con un video messaggio.
Nel corso della sua lectio magistralis dal titolo “Sono le tue orme la strada – Il viaggio come scoperta di sé e dell’altro” Gambin ha descritto il ruolo del viaggio, inteso come archetipo della formazione, raccontandolo attraverso la letteratura.
Gambin ha poi spiegato anche il concreto impegno dell’università di Verona a favore di una formazione internazionale: «alle vincitrici e ai vincitori del bando Erasmus+, oltre alla borsa fornita dall’Unione Europea, viene data dal nostro ateneo anche un ulteriore supporto economico che, in base alla dichiarazione Isee, può arrivare a 700 euro mensili. Ma vi sono anche incentivi accademici: 2 punti di bonus sul punteggio di laurea».
«Viaggiare, formarsi anche all’estero è determinante – ha affermato Gambin –. Acquisire una formazione che includa esperienze di studio all’estero aiuta a sviluppare competenze trasversali di alta qualità, allarga gli orizzonti degli studenti e la loro rete di relazioni, fornisce maggiori opportunità e prospettive professionali. Per questo l’università di Verona integra la borsa Ue in modo che tutti possano avere maggiori opportunità nel loro futuro, a prescindere dalla situazione economica da cui si proviene. Con orgoglio posso dire che l’ateneo veronese garantisce la formazione in loco ma anche quella all’estero».
Quello veronese è, inoltre, uno dei pochi atenei che finanzia borse di studio per studentesse e studenti di tutti i settori disciplinari per esperienze di studio in ben 55 università partner straniere di Paesi extra Ue, dell’Asia, dell’Australia, dell’Africa, degli Stati uniti e del Sudamerica.
L’appuntamento veneto degli Erasmus days è continuato martedì 10 ottobre all’Educandato agli Angeli per una mattina dedicata alle esperienze ai giovani tornati dall’Erasmus che hanno condiviso il loro viaggio e tutto quanto hanno potuto imparare da questa esperienza.