Si è concluso Ludus, il festival promosso da Udu in collaborazione con l’università di Verona, dedicato alla musica e al dibattito su temi di attualità che si è svolto da mercoledì a sabato nel piazzale del Polo Santa Marta.
In apertura a queste quattro giornate ricche di eventi, mercoledì 11 ottobre durante il pomeriggio è stato proiettato il film “Esther Newton made me gay” in collaborazione con il centro di Ricerca politiche e teorie della sessualità per promuovere la riflessione su tematiche Lgbtq+. È stato poi organizzato un aperitivo per le matricole durante “canta indie”, un’occasione per i nuovi iscritti, e non solo, di conoscere persone e godersi della musica. La serata si è poi conclusa con il Dj set di RedBlond.
A seguire, il programma di giovedì 12 ottobre ha visto come tema principale la mascolinità tossica all’interno dell’incontro “Don’t you know that you’re toxic”, una conversazione con Irene Villa e Mica.macho per “provare a decostruire insieme l’immagine patriarcale ed etero normata del maschile, mostrandone le contraddizioni e sottolineando soprattutto come il momento di autocoscienza sia necessario per un cambio di paradigma”. A seguire la musica live dei Giallorca, degli Slowrush e dei Triplesex.
Proseguendo, venerdì 13 ottobre si è tenuto il talk “Attraverso lo schermo” per parlare di serie tv e di come queste influenzino le rappresentazioni delle soggettività nella nostra società con Attilio Palmieri, Eugenia Laura Raffaella e Paolo Di Lorenzo. Al termine del dibattito c’è stata l’esibizione del gruppo musicale Complesso architettonico e poi dell’artista Giargo in arte.
Con l’ultima giornata di sabato 14 ottobre si sono svolti gli ultimi due talk. Il primo “Costruire comunità: un futuro condiviso” a cui hanno partecipato il prorettore dell’università di Verona Diego Begalli, l’assessore del Comune di Verona Jacopo Buffolo e Filippo Ferrari in rappresentanza di Scomodo. Mentre il secondo, “Vorrei poter vivere qui: il diritto all’abitare”, ha visto un dibattito sulla crisi abitativa che colpisce la città universitaria scaligera. Prima di questo momento di confronto l’iniziativa “Swap party – dai vita ai vecchi oggetti”, un progetto per promuovere la raccolta e lo scambio di vestiti, accessori e libri all’insegna del consumo consapevole e della sostenibilità ambientale.
In tutte queste occasioni erano presenti stand di cibo e bevande offerti da “Dolce e salato” e da “Nosetta”, pensati per soddisfare tutte le esigenze alimentari.
Mara Bellini