I Giochi olimpici, oggi più che mai, rappresentano il paradigma della nostra società. Una società che vuole aspirare all’inclusione, alla sostenibilità e alla pace anche per rispondere alle sfide globali, tra cui l’invecchiamento della popolazione, le disuguaglianze, i cambiamenti climatici e la sicurezza, ma che si deve confrontare con le situazioni che ogni giorno mettono a dura prova queste aspirazioni. Al centro di questa, che viene definita società 5.0, ci siamo noi, uomini e donne che desideriamo con forza una migliore qualità della vita che pone lo ‘stare bene’ come obiettivo primario da raggiungere, cui devono necessariamente affiancarsi nuove opportunità economiche e sociali.
Ricerca, tecnologia e salute, sono, perciò, tre ambiti che fanno da contorno a questa edizione dei Giochi olimpici, che vede come sempre la persona al centro, nel rispetto dei dettami del fondatore De Coubertin, rappresentando anche gli ambiti in cui l’università di Verona si sta impegnando per dare il suo importante contributo. L’intensa attività della ricerca scientifica condotta all’interno dei 13 dipartimenti, lo sviluppo delle tecnologie progettate con e per le persone e gli importanti interventi nell’ambito della salute, in linea coerente con gli obiettivi del mio mandato, vedono oggi l’università di Verona in costante crescita, al passo con i tempi e sempre più capace di rispondere alle necessità di cittadine e cittadini.
Il nostro Ateneo darà, poi, un contributo concreto a queste Olimpiadi con la partecipazione di alcune nostre studentesse e nostri studenti tra gli atleti in gara e grazie alla presenza di docenti inseriti nello Staff olimpico dell’Italia. A supportare la partecipazione di queste ragazze e di questi ragazzi è stato l’ampliamento del percorso di doppia carriera studente/atleta che consente loro di trovare a Verona un ateneo attento a promuovere la conciliazione dello studio con l’impegno sportivo, anche di alto livello. Si tratta del programma Academic Coach, nato con un’iniziativa coordinata tra Comitato Sport di Ateneo, il Cus Verona ed Esu Verona e che ho voluto diventasse parte integrante dell’offerta formativa di ateneo utilizzando la denominazione internazionale di Dual Career/Doppia Carriera.
Infine, voglio ricordare che la nostra Università vanta all’interno del Consiglio di amministrazione la presenza, autorevole e significativa, del presidente del Coni, Giovanni Malagò, primo rappresentante di tutto lo sport italiano a Parigi. Al nostro consigliere, alle atlete e agli atleti italiani e alle nostre studentesse e ai nostri studenti in particolare, gli auguri di buoni Giochi olimpici da parte mia e dell’intera comunità dell’Università di Verona.
Il Magnifico Rettore, Pier Francesco Nocini
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