Fondazione Tender to Nave Italia (Ttni), con l’università di Verona, l’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) con la sua Fondazione (Fism), e Marina Militare realizzeranno un innovativo progetto a bordo della Nave Scuola Palinuro. Questo veliero della Marina Militare ogni anno effettua campagne addestrative a favore degli allievi della 1ª corso della Scuola navale militare Francesco Morosini di Venezia e degli allievi nocchieri della 2ª classe corsi normali marescialli (Nmrs) della Scuola Sottufficiali di Taranto, al fine di svolgere attività di ambientamento a bordo, istruzione marinaresca, formazione professionale e accrescimento culturale. Grazie al Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino, nella prima settimana di settembre 2024 il comandante e l’equipaggio di Palinuro metteranno a disposizione la propria esperienza a favore di giovani donne colpite da Sclerosi multipla, coinvolte nel progetto sperimentale Esprimo di Univr.
“Il viaggio di Esprimo – demons on the boat”, è un progetto ideato da ricercatori del dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento dell’università di Verona, guidati da Michela Rimondini docente di psicologia clinica. I risultati ottenuti nel biennio 23/24 con pazienti tra i 18 e i 45 anni affetti da sclerosi multipla, imbarcati sul brigantino Nave Italia, pubblicati dalla rivista Journal of Contextual Behavioral Science, sono stati così incoraggianti nel raggiungimento di maggiore autonomia, autostima e riabilitazione psicomotoria da sollecitare un allargamento degli obiettivi di ricerca coinvolgendo anche Nave Palinuro. In concomitanza delle regate dell’American Cup a Barcellona 2024, prevista per la prima settimana di settembre, il nuovo e sfidante esperimento avrà luogo. Otto giovani adulte con sclerosi multipla si imbarcheranno su Palinuro, affrontando sfide simili a quelle affrontate a bordo dai giovani allievi del Morosini.
Realizzare un percorso avventuroso immersi nella natura per favorire il processo di adattamento della malattia in giovani pazienti con Sm e monitorare gli aspetti motori, psicologici e relazionali integrati nell’esperienza sfidante della navigazione: questi gli obiettivi scientifici del programma che si svolgerà sul Palinuro, disegnato da Michela Rimondini con l’ausilio dei ricercatori Fism, Jessica Podda e Giampaolo Brichetto. In parallelo, Univr e Aism monitoreranno il processo di apprendimento, i benefici ottenuti, le riflessioni e i cambiamenti legati all’esperienza di navigazione, da parte dei pazienti a bordo.
Grazie alla pluriennale esperienza di Ttnie al personale della Marina Militare, il metodo Nave Italia si è affermato negli ultimi 18 anni come uno dei sistemi riabilitativi e psicoeducativi più efficaci al mondo. Sfruttando avventura, disciplina militare, inclusione sociale e prossimità nella relazione d’aiuto, imbarchi di una settimana sono in grado di modificare comportamenti, pregiudizi personali e autonomie, permettendo di raggiungere una qualità di vita migliore a persone rese fragili da disabilità e disagio.
A bordo del Palinuro si sperimenterà per la prima volta il metodo Nave Italia su 8 giovani donne colpite da SM, che potranno vivere l’entusiasmante avventura come membri effettivi dell’equipaggio, attorniati dal mare e dal vento nella splendida cornice dei campi di regata sul mare di Barcellona. Ciascuno con un ruolo preciso, marinai, pazienti e ricercatori, definito da una disciplina militare capace di generare e trasmettere sicurezza. L’applicazione del Metodo Nave Italia prevede che anche per questo progetto siano previste tre fasi, una precedente, una durante e una post navigazione. La novità assoluta è che i parametri motori e la qualità del sonno dei partecipanti saranno monitorati con l’ausilio di sensori indossabili a partire dall’imbarco e fino al termine del viaggio. Sarà possibile monitorare intensità e durata del movimento, attività cardiaca, parametri pressori, ore di sonno, affaticamento muscolare ecc. arricchendo le valutazioni cliniche e psicologiche di dati sinora mai raccolti per questo tipo di processo riabilitativo.
“Il dipartimento di Neuroscienze, biomedicina e movimento ha, tra i suoi fini istituzionali, la promozione dello sviluppo ed il progresso della cultura e delle scienze attraverso la ricerca, l’insegnamento e la collaborazione scientifica e culturale con altre istituzioni, soggetti pubblici e privati – sottolinea Michela Rimondini – Il progetto Esprimo è condotto da un gruppo di clinici e ricercatori afferenti al Centro regionale sclerosi multipla dell’ospedale di Borgo Roma dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, all’Unità operativa complessa di neurologia dell’ospedale di Arzignano e ricercatori afferenti al Dnbm, impegnati da diversi anni nell’attività assistenziale e di ricerca nell’ambito della sclerosi multipla. Esprimo si occupa dal 2018 di supportare la resilienza di giovani con sclerosi multipla, favorendo l’adattamento alla malattia, l’inclusione sociale e combattendo lo stigma legato alla condizione di disabilità e fragilità”.
“Lontano da percorsi sanitari chiusi in palestre in cui fare esercizi di fisioterapia – afferma il direttore scientifico Ttni Paolo Cornaglia Ferraris – l’avventura sul Palinuro, secondo il Metodo Nave Italia, promette vantaggi motivazionali ed emozionali rilevanti. Sarà un’occasione per sensibilizzare la nostra veloce e distratta società rispetto alla capacità di resilienza delle persone affette da SM, motiverà questi pazienti ad uscire di casa, superando lo stigma di depressione e disabilità crescente. Vivere un’avventura entusiasmante, coinvolgente, gioiosa, affrontando sfide fisiche e psicologiche straordinarie potrà far dire orgogliosamente a queste ragazze: “… e ora provateci anche voi cosiddetti normali, se ci riuscite”. Un modo diverso e nuovo di presentare la propria malattia a chi vorrebbe rinchiuderla nel pregiudizio di spazi assistenziali spesso tristi, qualche volta soffocanti.”
“La spedizione sul Palinuro consentirà di esplorare per la prima volta gli effetti sul benessere globale delle persone con sclerosi multipla (SM) di un’esperienza outdoor certamente sfidante dal punto di vista fisico e psicologico. Non solo. Questa iniziativa ha una forte valenza comunitaria: uno degli obiettivi principali è de-stigmatizzare la patologia e la disabilità, sensibilizzando l’opinione pubblica sulle tematiche che caratterizzano il progetto. L’avventura sul Palinuro rappresenta un’opportunità straordinaria per 8 giovani donne di affrontare le loro sfide personali in un contesto unico e stimolante, dimostrando a sé stesse e al mondo che la SM non può e non deve essere un ostacolo insormontabile. Siamo orgogliosi ed entusiasti di supportare questo progetto innovativo e di conoscerne in futuro i suoi effetti sulla vita delle partecipanti e sulla percezione della SM nella società” – dichiara Jessica Podda, ricercatrice di Aism e della sua Fondazione Fism.
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FONDAZIONE TENDER TO NAVE ITALIA
Fondazione Tender To Nave Italia Ets, ente senza scopo di lucro fondato nel 2007, promuove numerosi progetti di solidarietà a favore di associazioni no profit, onlus, scuole, ospedali, servizi sociali, Aziende pubbliche o private che sostengono azioni inclusive verso i propri assistiti e le loro famiglie. Mission della fondazione è combattere ogni forma di pregiudizio sulle disabilità e sul disagio sociale, abbattendo il muro dell’indifferenza e ponendosi al fianco di persone fragili che, a causa di quel pregiudizio, rischiano di finire ai margini della comunità. Gli strumenti della Fondazione sono progetti educativi e riabilitativi che vengono realizzati a bordo di un brigantino a vela condotto da un equipaggio militare e battente bandiera della Marina Militare. Su Nave Italia si segue una metodologia specifica: i protagonisti a bordo sono bambini, adolescenti e adulti con disabilità, disagio psichico o disagio sociale e famigliare, che hanno ogni giorno grandi ostacoli da affrontare e che a bordo riconquistano la fiducia in sé stessi, attraverso un’esperienza che unisce prossimità e gerarchia. A bordo si vive e si opera fianco a fianco, attorniati dal mare e dal vento. Tutti, indistintamente, ciascuno con un ruolo preciso, marinai, ragazzi, accompagnatori. Si diventa tutti parte di uno stesso equipaggio, senza distinzioni tra chi sale a bordo per una settimana e chi ne fa parte in pianta stabile. Questo, e l’esposizione dei beneficiari a stimoli emotivamente molto forti, sempre in una cornice di massima sicurezza, è il segreto del “metodo Nave Italia” che, sotto la guida del personale scientifico della Fondazione e dell’equipaggio della Marina Militare, si è rivelato particolarmente efficace nel consentire a piccoli gruppi di persone in difficoltà di mettersi alla prova e sfruttare a pieno le proprie potenzialità, superando tutti quei pregiudizi che li accompagnano nella quotidianità. Nel 2023 l’iniziativa ha meritato l’adesione del Presidente della Repubblica. Dal 2007 Nave Italia ha imbarcato 7.355 persone tra passeggeri speciali, operatori e volontari dedicati e ha realizzato 359 progetti cresciuti in questi anni, per numero e qualità, fornendo ai beneficiari percorsi formativi e riabilitativi unici.
Aism, insieme alla sua Fondazione (Fism) è l’unica organizzazione nel nostro Paese che da oltre 55 anni interviene a 360 gradi sulla sclerosi multipla, indirizzando, sostenendo e promuovendo la ricerca scientifica, contribuendo ad accrescere la conoscenza della sclerosi multipla e dei bisogni delle persone con Sm promuovendo servizi e trattamenti necessari per assicurare una migliore qualità di vita e affermando i loro diritti.
La Redazione
©Marina Militare