“La tutela penale delle acque sotterranee al banco di prova del processo Miteni in Veneto: dilemmi e prospettive” è il titolo della tesi di Giulia Merlin, laureata Univr in Giurisprudenza, premiata durante l’evento RemTechExpo organizzato a Ferrara. Relatore della tesi svolta nell’ambito di Diritto penale dell’ambiente è Ivan Salvadori, docente del dipartimento di Scienze giuridiche dell’ateneo.
La premiazione è avvenuta proprio a seguito del convegno sugli “stati generali del risanamento, rigenerazione e sviluppo sostenibile dei territori per la transizione giusta”, alla presenza del ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto.
“Questo riconoscimento, assegnatomi da Assoambiente, è importante perché evidenzia quanto sia fondamentale considerare il diritto e la scienza come discipline strettamente connesse per poter affrontare le sfide ambientali odierne” commenta Merlin.
“I molteplici fabbisogni di acqua, bene sempre più scarso e limitato, oltre a determinare un consumo non più sostenibile dell’oro blu, favoriscono forme di inquinamento che mettono in pericolo o danneggiano, in modo irreversibile, gli ecosistemi, nonché la salute collettiva – aggiunge Salvadori – Paradigmatico in tal senso è l’inquinamento delle falde acquifere da Pfsa, verificatosi nelle province di Vicenza, Verona e Padova. Su questi temi si concentra la tesi di laurea di Giulia Merlin, la quale, muovendo dalla vicenda giudiziaria che ha coinvolto la multinazionale Miteni, ha verificato l’ambito di operatività delle misure previste nella nostra legislazione penale a tutela delle acque sotterranee, prospettando, alla luce delle best practice sovranazionali e di altri Paesi, alcune proposte di riforma, volte a garantire una protezione più efficace delle acque in modo”.
Sara Mauroner