Domenica 3 in val Borago e domenica 10 novembre in Santa Maria in stelle, la cittadinanza è invitata a raccogliere dati sui licheni. L’università di Verona, il comune e la cooperativa sociale Biosphaera invitano la popolazione a partecipare alla raccolta di questi organismi per contribuire ad un progetto di monitoraggio della qualità dell’aria.
“Si tratta di una giornata di citizen scienze dedicata ai cittadini oltre i 12 anni – afferma Tommaso Ferrari, assessore all’ambiente del comune di Verona – durante la quale con l’aiuto di guide esperte essi potranno apprendere le tecniche di rilevamento e raccolta sul campo di dati scientifici. Le attività rientrano nelle iniziative organizzate da èVRgreen, un progetto che coinvolge l’università di Verona, capofila, quella di Padova e il comune di Verona. L’obiettivo è di mappare, monitorare e implementare il capitale naturale della città di Verona che come sappiamo conta delle criticità sul fronte dell’inquinamento”.
Il progetto conta anche sulla collaborazione della cooperativa Biosphaera che come sottolinea la responsabile Paola Siligardi “contribuisce ad elaborare progetti partecipativi di comunità dedicati alla promozione culturale e alla salvaguardia dell’ambiente, per esprimere valori ed esigenze dei territori.”
Perché la scelta è caduta sui licheni? Lo spiega Riccardo Greco, dottorando del dipartimento di Biotecnologie dell’università di Verona: “I licheni sono organismi sensibili all’inquinamento atmosferico di tipo antropico, cioè provocato dall’uomo, e quindi fungeranno da bioindicatori preziosi per valutare lo stato di salute dell’aria che respiriamo. Attraverso l’analisi di questi organismi, sarà possibile ottenere informazioni dettagliate sulla presenza di particelle inquinanti, e sulla loro concentrazione”.
La raccolta dati sui licheni si basa sul conteggio della frequenza delle diverse specie presenti su sei alberi distribuiti in un’area di un chilometro quadrato. Inoltre, si misureranno anche la dimensione di ciascun lichene.
Le aree coinvolte nel progetto sono state appositamente scelte per rilevare campioni provenienti da un’area più inquinata come Santa Maria in Stelle, con quelli di un’area ritenuta a basso impatto delle attività umane sull’ambiente, come la val Borago.
Le escursioni, che si terranno dalle 9 alle 13, sono aperte a tutti i maggiori di 12 anni, previa iscrizione via mail all’indirizzo didattica@biosphaera.it. L’appuntamento è al parcheggio di via Benini, vicino al ponte Paiola per la visita in Val Borago, e davanti alla chiesa parrocchiale per l’escursione in Santa Maria in stelle.
Tra fine marzo e inizio aprile 2025 sono previste ulteriori escursioni per confrontare i dati e osservare eventuali cambiamenti. Il dipartimento di Biotecnologie dell’università di Verona si occuperà dell’elaborazione e analisi dei dati raccolti per le finalità del progetto èVRgreen.