Il 9 e il 10 settembre, a Verona, prenderà il via il corso di formazione relativo al progetto "Studio socio sanitario sperimentale per facilitare i percorsi di prevenzione, diagnosi e continuità terapeutica dell'infezione dell'Hiv/Aids e delle co-infezione in gruppi socialmente ed economicamente svantaggiati".
Gli obiettivi del progetto. Da qualche anno anche l'Italia è diventata un paese di immigrazione. Le persone con cittadinanza straniera sono sempre più presenti in tutti gli ambiti della società e dei servizi. Visto che il rapporto tra questi e le problematiche dell’Hiv/Aids è ormai una realtà riprovata, è opportuno effettuare un'adeguata prevenzione per ridurre i rischi di contagio. Il progetto, che è coordinato dall'Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà ed è attuato dal Ministero della salute in collaborazione con gli assessorati alla salute e alle politiche sociali in undici regioni, ha come obiettivi principali la prevenzione, la diagnosi e la cura dell'Hiv nelle popolazioni a maggior rischio di esclusione sociale.
Il corso. Si svolgerà nella sala conferenze della fondazione Pia Opera Ciccarelli di san Giovanni Lupatoto, parteciperanno anche il vice direttore della Caritas diocesana veronese Carlo Croce e don Pino Pisolato della Caritas Venezia. Obiettivi degli incontri saranno l'approfondimento delle conoscenze relative alla terapia Haart, l'ampliamento delle competenze riguardo la fruibilità dei diritti delle popolazioni vulnerabili, il rafforzamento delle conoscenze riguardo gli interventi e i progetti in rete e la facilitazione dell'elaborazione di metodologie di intervento multidisciplinari.