Secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa martedì 22 settembre, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, in una conferenza stampa congiunta a Palazzo Chigi, hanno dichiarato che entro un paio di mesi il governo avrà un quadro chiaro sulla dotazione finanziaria necessaria per la riforma dell’università.
Gelmini si rivolge ai ricercatori. “Faccio un appello ai ricercatori a
non interrompere la didattica”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Mariastella
Gelmini aggiungendo che il Governo si attiverà per favorire
la carriera dei giovani studiosi. L’interruzione della didattica, secondo il ministro, va a
scapito degli studenti che rischiano di perdere molti mesi per
il loro studio. Aggiungendo che i ricercatori dovrebbero sentirsi valorizzati e considerati dal governo, il quale è attento alle loro esigenze. “Verrà riqualificato il ruolo dei ricercatori conla possibilità di farli passare al ruolo di professori”, ha concluso Gelmini.
Sì al ‘decreto tagliacorsi’. Sempre da quanto riportato dall'agenzia Ansa, Il ministro dell'Istruzione ha firmato il decreto ministeriale numero 17/2010 attraverso il quale il numero complessivo dei corsi di laurea viene ridotto di quasi il 20%. “Era un provvedimento necessario per favorire il mantenimento di nuovi corsi di laurea e per garantire agli studenti una maggiore qualità”, ha spiegato il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, specificando che i corsi passeranno da 6000 a 4800 circa. Come sottolineato da Gelmini, d’ora in poi gli atenei non potranno più attivare corsi di studio se carenti “dei requisiti di docenza”. Secondo quanto riportato dall’Ansa non potranno più esistere insegnamenti e moduli con meno di 5-6 crediti formativi.
Verso l’approvazione della riforma. “In un mese o due – ha detto Tremonti – si possono definire ipresupposti della ridotazione finanziaria che potranno confluire
nel cosiddetto decreto di fine anno. Per quella data noi sapremo che dotazione finanziaria serve per la riforma. Una riforma – ha aggiunto – che prevede un miglior utilizzo di risorse
che non verranno più disperse”. Il ministro ha specificato che la dotazione finanziaria ci sarà e sarà in linea con la riforma. Ci sarebbero, infatti, ragioni per essere positivi in quanto c’è un quadro responsabile e solido per il futuro.
Nel triennio 2010-2012 no a nuove facoltà. L'agenzia Apcom spiega che nel triennio 2010-2012 le università non potranno istituire nuove facoltà, attivare nuovi corsi a distanza né nuovi corsi in sedi distaccate. Nello stesso tempo l'’Anvur, l’agenzia per la valutazione del sistema universitario, valuterà la qualità delle sedi distaccate e dei corsi attivati.