La donazione degli organi da persona vivente: un settore di crescente e cruciale domanda sanitaria ad oggi ancora poco conosciuto. Gli studenti della facoltà di Economia hanno partecipato ad un dibattito-conferenza organizzato da dirigenti medici e responsabili dei principali centri trapianti di Verona e regione. L'iniziativa promossa e organizzata da Arti, associazione trapiantati di rene, in collaborazione con l'Aido, associazione italiana donatori organi e con il Centro trapianti renali dell'Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona è stata presentata dal preside di facoltà Francesco Rossi.
Conosci la donazione? "Quando si è giovani si pensa di essere immortali – afferma il preside Rossi anticipando l'argomento del dibattito – ma anche gli studenti devono saper riflettere su un altro mondo, non sempre visibile in cui l'interdipendenza tra individui è fondamentale". Il tema della donazione degli organi tra vivente, oltre che da deceduti, troppo spesso non è nelle prime posizioni della griglia delle notizie; non è argomento di primo ordine neppure nelle corsie d'ospedale laddove è ancora oggi visto dagli stessi medici come un'eccezionalità. Il dibattito aperto organizzato per gli studenti, ed inserito nelle iniziative della "Settimana nazionale della donazione", ha ospitato gli interventi di Francesco Calabrò, coordinatore regionale trapianti di Verona, Francesco Procaccio, coordinatore dell’area vasta trapianti della città scaligera, Umberto Tedeschi, direttore della I^ Chirurgia della provincia, Luigi Boschiero, responsabile del Centro trapianti renali di Verona, Marilena Casartelli dell'Unità operativa di Anestesia e terapia intensiva neurochirurgica dell'Aziena ospedaliera, Massimo Nidini, presidente dell’associazione rene trapiantati italiani e Celso Da Campo, presidente dell’associazione italiana per la donazione di organi di Verona.
Trapianto, tra liste d'attesa e costi. Al'interno di un'aula della facoltà di Economia la sensibilizzazione all'argomento "donazione" non poteva che essere trattata dal punto di vista finanziario: in Italia, nazione in cui il trapianto di rene da vivente non raggiunge l'8% a dispetto di altri stati in cui ci si avvicina al 50 % e oltre, i costi per dialisi e cure ai pazienti in attesa di trapianto è superiore ai 35 mila euro anui per ogni malato. "Una cifra enorme se moltiplicata per 60mila pazienti in trattamento presso il Servizio sanitario nazionale – ha spiegato Boschiero -, una cifra che potrebbe essere non spesa qualora vi fosse una maggior diffusione dei trapianti. Il costo singolo di un trapianto non supera infatti gli 80mila euro e si limita ad una sola volta nel corso della vita di un paziente".
Sfide e punti interrogativi. La donazione degli organi, ed il trapianto, sono due sfide da vincere. Il trapianto per la sua complessità mette a dura prova l'intera task force di un ospedale – spiegano i relatori – e purtroppo è ancora visto come un approccio straordinario. Nel corso del dibattito si è anche posto il focus sulla scelta della donazione in riferimento all'approccio culturale, religioso e sono stati presentati gli intenti di sensibilizzazione delle associazioni promotrici dell'evento: Arti e Aido. Organizzazioni che si occupano sia in chiave nazionale che locale di informazione e sensibilizzazione pubblica del valore della donazione degli organi. Perché il punto di vista dell'opinione pubblica e dei medici, passa soprattutto dall'informazione.
Donare in musica. Giovedì 26 maggio alle 21 al Teatro Filarmonico, si terrà un concerto presentato da Susanna Barcotto. Tra gli ospiti la cantante veronese Ivana Spagna, I Ribelli, Dino e tanti altri . Presentando realtà, episodi, testimonianze di solidarietà vissuta e risultati terapeutici, l’evento propone una serie di valenze positive ai giovani e ai cittadini allo scopo di aumentare la visibilità del problema dei trapianti vista la crescente necessità sociale.