Ieri sono andato per la prima volta a vedere la sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale a Venezia che accoglierà la mostra "Venezia e l'Egitto", che apre il primo ottobre prossimo. Ero molto curioso e in apprensione, perché non è facile integrarsi in uno dei palazzi più ricchi e belli del mondo. L'architetto allestitore, Michelangelo Lupo, ha cercato di frazionare gli spazi in maniera da non entrare in conflitto con la sala e di richiamare l'Egitto attraverso il colore di una sabbia fine e chiara. Viste nude le strutture portanti sono sempre enigmatiche: non sai bene se sono quelle davvero giuste … Hai un sacco di dubbi, anche perché da certe scelte non si torna indietro. C'era un problema, perché è arrivato il conservatore del Prado, Miguel Falomir, con un grade Amigoni e un piccolo Tintoretto, e aveva espresso riserve sulla posizione riservata all'Amigoni: sono cose delicate, anche per i rapporti che implicano. Abbiamo trovato una soluzione, cambiando parete al quadro, ma nella stessa saletta: lo vedete di spalle mentre si attacca il Tintoretto. Altre cose sono imballate e si aspetta giovedì, che sarà una giornata – mi avvertono – piuttosco campale.
A venerdì, se volete.
Enrico Maria Dal Pozzolo