Un importante riconoscimento a livello nazionale è stato ottenuto per una tesi di laurea “atipica” in un corso di laurea scientifico, una tesi che mette in connessione microbiologia alimentare e diritto industriale. Ambra Corbellari, una neo laureata del corso di laurea in Biotecnologie Agro-Industriali ha ricevuto un premio di 3000 euro per il suo lavoro di tesi dal titolo “Risvolti applicativi e legali degli studi tassonomici di microrganismi di interesse industriale: il caso dei ceppi probiotici del genere Bacillus” svolto sotto la supervisione di Sandra Torriani e di Giovanna Felis e in collaborazione con lo studio legale Casucci, specializzato nella consulenza e assistenza in materia di brevetti.
Un lavoro innovativo.Il lavoro di tesi è stato il primo classificato nel concorso “premio di laurea sui temi della proprietà intellettuale” organizzato dal parco tecnologico Technapoli ed è stato pubblicato nel sito “Ideam – Il mercato delle proprietà intellettuali”. “Questa tesi – spiega Torriani – è il primo caso di una tesi multidisciplinare che mette insieme biotecnologie e diritto industriale, trattando di ricerca scientifica dal punto di vista della tutela della proprietà intellettuale delle aziende produttrici di alimenti probiotici e della corretta etichettatura a garanzia dei consumatori. I recenti avanzamenti scientifici nel settore della tassonomia microbica. ovvero l’identificazione e la nomenclatura di microrganismi offrono, infatti, la possibilità di arricchire e rendere più rigorosa l’applicazione della regolamentazione del settore dei probiotici, solitamente latti fermentati come yogurt o preparati farmaceutici. Gli aspetti regolatori in questo ambito, infatti, sono difficilmente applicabili a causa della scarsa disponibilità di metodiche analitiche efficaci e per l’ambiguità che in alcuni casi si presenta nell’assegnare un nome ad microrganismo”.
Approccio multidisciplinare.“Il premio ottenuto – aggiunge Felis – sottolinea l’importanza di un approccio multidisciplinare alla ricerca scientifica, in cui si tenga conto dell’avanzamento della conoscenza biotecnologica in senso ampio, cioè orientata all’inserimento delle conoscenze di base nel contesto produttivo e legislativo. In questo senso la ricerca diviene volano per creazione di valore economico sostenibile, volto alla tutela dei consumatori e alla difesa delle aziende virtuose che possano sfruttare al meglio i risultati di progetti di ricerca”.