Con grande eroismo, nel momento in cui tutti gli uomini dell’isola di Lemno dovevano essere uccisi, Issilipe salvò suo padre, il re Toante, fingendo fosse morto. Partendo da questo avvenimento mitico della Grecia antica, Ippolito Pindemonte, uno dei più importanti poeti e letterati veronesi del settecento, scrisse una tragedia incompiuta e fino ad ora del tutto inedita. “L’Issilipe”, curata da Corrado Viola, docente di letteratura italiana dell’ateneo scaligero, verrà presentata giovedì 15 marzo alle 14.45 alla sala Farinati della Biblioteca civica.
L’opera.Gilberto Pizzamiglio, docente di letteratura italiana dell’università di Venezia, racconterà questa tragedia inedita di Pindemonte, insieme a Nadia Ebani e Gian Paolo Marchi, professori della facoltà di lingue dell’ateneo scaligero. Ideata e scritta tra il 1798 e il 1800, quest’opera fu definita dall’autore stesso “tragedia tutta amor eterno e figliale”. Il manoscritto, con spirito tutto settecentesco, riporta tutte le caratteristiche del mito greco ma con temi ben cari all’opera del poeta veronese: dal motivo antibellicista a quello della vera maternità.
Corrado Viola è docente Letteratura italiana alla facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università di Verona. Le sue ricerche si muovono tra il Seicento e il Novecento, ma si concentrano soprattutto sul Settecento. Ha al suo attivo volumi su Muratori, l’epistolografia, la lessicografia, e vari saggi su autori d’epoca: Maffei, Metastasio, Alfieri, Foscolo, Manzoni.