In un tempo che ha creato rotture e discontinuità nelle relazioni, nelle famiglie e negli ambienti formativi, si fa sempre più forte l’esigenza di interrogare e rigenerare il presente educativo. È proprio questo l’obiettivo dell’incontro nazionale “Sono cambiate molte cose. Donne e uomini reinventano il presente educativo” che si terrà sabato 12 e domenica 13 aprile, alle 9.30, nell’aula T1 del Polo Zanotto. “Nel corso dell’incontro abbiamo l’esigenza di comprendere che cosa è in gioco oggi – spiega Anna Maria Piussi, ordinario di Pedagogia generale e sociale dell’ateneo veronese – vogliamo rifare il punto sulla pedagogia della differenza sessuale iniziata da quasi trent’anni e sui risultati trasformativi maturati da uomini e donne nelle scuole, nelle università, nei servizi, nei territori e nelle “altre scuole”, luoghi in cui si costruiscono saperi in modo diverso come libere università, redazioni, libere aggregazioni, sperimentazioni economiche, artistiche e sociali”. L’evento è organizzato dal Cesdef, ‘Centro studi differenza sessuale educazione formazione’ del Dipartimento di Filosofia, Pedagogia e Psicologia, in collaborazione con Pedagogika, Via Dogana, Maschile Plurale, Ècole idee per l’educazione e Comune di Verona.
L’incontro vuole offrire un’occasione di confronto e discussione sul senso dell’educare oggi e sulle pratiche già in atto in molti contesti scolastici, universitari, territoriali, che scommettono sulla possibilità di rigenerare il tessuto sociale, culturale e politico reiventando il presente educativo con la radicalità che viene dall’agire con libertà e consapevolezza la differenza di essere donne e uomini. “Le cose – spiegano promotrici e promotori dell’Incontro- stanno cambiando rapidamente nelle nostre vite, a scuola, nelle famiglie, negli ambienti formativi, in università, nei servizi, nelle relazioni tra donne e uomini, tra grandi e piccoli. C’è disorientamento. Ci muoviamo tra rovine di alcune buone tradizioni boicottate da leggi e indirizzi decisi dall’alto e spinte a valutare competenze e performance, a inclinare gli assetti relazionali sull’asse della meritocrazia, della tecnocrazia. Nel contempo donne e uomini in movimento agiscono nel quotidiano, sperimentano, pensano, scrivono, lottano, modificano contesti e linguaggi, a partire dal desiderio che le cose funzionino con vitalità e con un senso buono. Riallargare l’orizzonte e le visioni, confrontarci su possibilità, costruire inedite alleanze, perché – conclude Piussi – a uscirne vincente sia la realtà dei legami, di uno sguardo amorevole sul mondo e di un senso rinnovato e potenziato della convivenza umana. Possiamo già contare su pratiche ed elaborazioni inventive femminili, di politica e di pensiero, come guadagno per tutti”.
Il programma. L’incontro nazionale si aprirà sabato 12, alle 9.30, con l’appuntamento “Un mondo trasformato dalla libertà femminile” introdotto da Anna Maria Piussi e Maria Cristina Mecenero di “Maestre in ricerca e in movimento”. Dalle 15 alle 19 spazio a “Nuove geografie relazionali di donne e uomini in educazione” con l’introduzione di Sara Gandini di Libreria delle donne di Milano e Alessio Miceli di Maschile Plurale. L’appuntamento si concluderà domenica 13 con “Contesti e pratiche che generano saperi e nuove visioni”, dalle 9.30 alle 13, presentato da Antonia De Vita, ricercatrice di Pedagogia generale e sociale all’università di Verona, e Maria Piacente direttrice della rivista Pedagogika. Per ragioni organizzative la partecipazione all’evento richiede l’iscrizione a valentina.festo@gmail.como http://cesdef.wordpress.com/.
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09.04.2014