I meccanismi fondamentali della formazione dell’immagine di sé. Questo il tema trattato lunedì 26 ottobre da Daniela Lucangeli, docente di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione all’università di Padova, durante “Psicologia della comunicazione interpersonale: dinamiche generazionali”, terzo appuntamento del ciclo “Luci e ombre nella comunicazione umana”. Il prossimo appuntamento dal titolo "La comunicazione nel mondo globalizzato: i giornali, la rete e i media nella formazione della pubblica opinione” è in programma lunedì 2 novembre nell’aula T5 di Polo Zanotto. Interverrà Ferruccio de Bortoli, già direttore del Corriere della Sera e de Il Sole 24 Ore, presidente Vidas e della casa editrice Longanesi. L'incontro sarà coordinato da Franco Fummi direttore del dipartimento di Informatica di ateneo.
L’incontro, che ha avuto riscontro positivo in termini di partecipazione, è stato coordinato da Daniela Brunelli, direttrice della biblioteca centralizzata Frinzi e presidentessa della Società letteraria di Verona.“Considerando il canale comunicativo non verbale, fatto di gesti, e paraverbale, proprio dei toni vocali, è importante capire che non sono tanto le parole ma le emozioni che le accompagnano ad avere una certa rilevanza”. Ha detto Lucangeli, che ha spiegato come “fino ad un anno fa si pensava che tutto ciò che fa parte della sfera cognitiva non riguardasse il versante emotivo dell’individuo. Grazie agli studi promossi nell’ambito scientifico della biologia molecolare, si è giunti alla consapevolezza che il sentire non può essere distinto dall’apprendere, perchè di tutto ciò che apprendiamo nella vita ricorderemo in particolar modo l’emozione provata e non tanto l’accaduto fine a se stesso”. Lucangeli ha sottolineato come queste considerazioni servano per capire quanto sia necessario operare sulla formazione dell’immagine di sé già a partire dai primi mesi di vita, quando nei bambini inizia “il miracolo comunicativo".
27.10.2015