Verona sempre più al centro dell’Europa grazie anche alla nuova convenzione tra l’ateneo scaligero e quello di Bayreuth, siglata il 4 marzo nella Sala Barbieri di Palazzo Giuliari, alla presenza dei rettori Nicola Sartor e Stefan Leible. Sono, inoltre, intervenuti Martin Schmidt – Kessel docente dell’ateneo di Bayreuth e responsabile dello scambio per la parte tedesca e attuale referente del dottorato congiunto, Stefano Troiano docente di Diritto privato e promotore dello scambio per l’università di Verona, Matteo Ortino direttore della Scuola di dottorato in Scienze giuridiche ed economiche, Maria Caterina Baruffi coordinatrice del dottorato di ricerca in Scienze giuridiche europee e internazionali e Tommaso Dalla Massara referente del curriculum di Diritto privato europeo dei rapporti patrimoniali del dottorato.
L’iniziativa, che coinvolge il dipartimento di Scienze giuridiche di Verona e la facoltà giuridica di Bayreuth, darà vita a importanti opportunità di formazione e ricerca per dottorandi e docenti dei due atenei, tra i quali già esiste da alcuni anni un’intensa attività di cooperazione scientifica e un programma di scambio Erasmus. Risultato tangibile di questa ulteriore collaborazione è il percorso di dottorato congiunto sul tema “Diritto e attuazione di diritto in Europa”, attivato dall’ateneo veronese mediante l’internazionalizzazione del corso di dottorato in Scienze giuridiche e internazionali. Interdisciplinarietà e internazionalizzazione sono le parole chiave di questa iniziativa. Il percorso didattico non fornirà solo nuovi strumenti di studio ma permetterà ai partecipanti di capire come si fa ricerca giuridica in un altro ateneo d’Europa grazie al confronto e allo scambio di teorie e pratiche con colleghi e docenti. La convenzione, che sarà attiva per cinque cicli di dottorato, ciascuno della durata di tre anni, permetterà a dottorandi di entrambi gli atenei di conseguire il doppio titolo di dottore di ricerca, valido sia in Italia sia in Germania.
I partecipanti allo scambio, accompagnati nelle loro ricerche da docenti tutor delle due università, seguiranno le attività dottorali organizzate nell’ateneo straniero, nonché ulteriori attività formative e seminariali comuni, in lingua italiana e tedesca, organizzate presso entrambe le sedi. Il programma potrà prevedere anche periodi di formazione pratica mediante stage presso soggetti pubblici e privati. Il percorso formativo si chiuderà infine con la discussione della tesi di dottorato nell’università di provenienza di fronte ad una commissione composta da docenti italiani e tedeschi.
04.03.2016