“Communication design for no profit organizations” è il titolo del workshop che si è tenuto nello spazio Co-working 311 dal 24 al 27 ottobre, in occasione di Univerò. L’iniziativa è stata promossa da Futuro Lavoro, realtà emergente del panorama veronese.
Il workshop ha coinvolto sedici giovani tra i diciotto e i trent’anni: precedentemente selezionati tra oltre sessanta candidati sulla base di formazione, esperienze e motivazione, sono stati poi divisi in quattro team che mettessero insieme background diversi, dal marketing alla comunicazione passando per le scienze sociali. Tra i partecipanti, diversi ex studenti e studenti dell’università di Verona, tra cui Elisa, attualmente iscritta alla magistrale di Editoria e giornalismo, che è rimasta soddisfatta dell’esperienza fatta, sotto ogni punto di vista. “A colpirmi in modo positivo – ha riferito – è stato innanzitutto l’aspetto umano e relazionale: sia con i docenti che con gli altri ragazzi. Si è da subito instaurato uno scambio di idee, esperienze, conoscenze, capacità. Quello che ha davvero fatto la differenza, però, è stato dover lavorare per associazioni esistenti che ci hanno commissionato dei progetti reali”.
Guidati da Omar Vulpinari, esperto in design della comunicazione, i ragazzi hanno avuto la possibilità di imparare molto in quello che lo stesso Vulpinari ha definito “un ambiente di apprendimento informale”. Dopo la teoria, però, sono stati chiamati a sporcarsi le mani: ogni team ha ideato un piano di comunicazione per due organizzazioni no profit di Verona, Edulife e Prospera. Una giuria ha stabilito quali sono i due team che passeranno alla seconda parte dell’iniziativa, la skills factory; un periodo di due settimane in cui realizzeranno concretamente i loro progetti, naturalmente affiancati da esperti.
Gli organizzatori di Futuro e Lavoro si sono dichiarati emozionati nel vedere prendere forma un progetto a cui lavorano da anni e che sperano possa aiutare i ragazzi a migliorarsi. “Lo scopo – spiegano – che Futuro Lavoro si prefigge è infatti quello di essere un ponte tra la formazione e l’impresa, dando ai giovani l’opportunità di acquisire, attraverso l’esperienza, delle competenze concrete e spendibili nel mondo del lavoro”.