In occasione della Giornata della memoria, tra gli appuntamenti dedicati, l’ateneo scaligero propone, giovedì 25 gennaio, alle 21, in aula T2 del Polo Zanotto, un concerto per violino e pianoforte, in collaborazione con Eadem produzioni. L’evento vedrà la pianista Maria di Pasquale e la violinista Ester Kawula esibirsi in memoria delle prigioniere dei campi di sterminio.
Si è scelto il punto di vista femminile per raccontare la deportazione in un modo, il più primitivo, che sembra sopravvivere al male: quello legato alla musica. Una storia, quella delle prigioniere, fatta di rivolta e resistenza,raccontata attraverso le composizioni di chi è stata prigioniera nei lager e di chi si è opposta al nazifascismo con le proprie opere.
Un bagaglio ingombrante che però arricchisce, contro ogni previsione, la storia personale di ogni essere umano e si presta a farla conoscere, sotto un’altra luce, al pubblico: la lotta per conservare l’umanità e difendere la dignità delle persone. La musica di ieri che, come strumento scandiva la marcia delle persone che si incamminavano verso le camere a gas e quella di oggi che, come eco, risuona di quei momenti.
Sono questi i punti chiave che si sveleranno, a mano a mano, durante la serata, davanti agli occhi degli spettatori e che saranno raccontati anche grazie alle testimonianze, tutte al femminile, delle resistenti, che hanno portato con sé un grido di speranza, taciuto bruscamente dall’orrore dello sterminio.
Maria di Pasquale, di professione pianista, è trasportata dal desiderio di conoscere le persone, le anime, la cultura, altri mondi e altri linguaggi. È stata interprete di prime esecuzioni assolute con Maestri del calibro di Ennio Morricone.
Ester Kawula, nata a Cracovia nel 1980, di professione violinista. Il suo repertorio spazia da Bach fino ai compositori contemporanei. Dal 2017 affianca l’attività didattica a quella concertistica.