La sezione di Epidemiologia e Statistica medica di ateneo, diretta da Giuseppe Verlato, in collaborazione con l’agenzia di tutela salute Val Padana, dal 2005 studia la popolazione residente nel distretto mantovano di Viadana attraverso indagini epidemiologiche. A richiamare l’attenzione sugli effetti tossici della formaldeide sulla popolazione del distretto, dove questo inquinante è emesso da impianti industriali che la utilizzano nel ciclo produttivo del pannello truciolare, è stata l’audizione tenuta il 16 gennaio scorso in Commissione Sanità del Consiglio regionale della Lombardia.
Viadana III. A fare il punto sui loro studi sono stati Alessandro Marcon per l’università di Verona e Paolo Ricci per Ats Val Padana, che attualmente coordinano l’aggiornamento dello studio epidemiologico “Viadana III”. Le misurazioni ambientali condotte nell’ambito dell’indagine hanno mostrato concentrazioni di formaldeide nell’aria paragonabili o addirittura superiori a quelle osservate nella città di New York da altri gruppi di ricerca.
Le diverse indagini epidemiologiche condotte a Viadana hanno riscontrato eccessi significativi di sintomi irritativi, ricoveri per cause respiratorie, nonché livelli più alti di genotossicità nella mucosa della bocca nei bambini del distretto esposti a più alte concentrazioni di inquinanti atmosferici.
La nuova indagine è pensata per monitorare la popolazione pediatrica del distretto in relazione a possibili effetti cronici delle esposizioni inquinanti e per raccogliere ulteriori dati sugli eventi avversi alla nascita e sul rischio di tumori, in particolare leucemie, anche nella popolazione adulta. I risultati dovrebbero stimolare e orientare al meglio gli interventi di prevenzione.