Trasparenza, riduzione dei tempi e semplificazione: sono questi gli obiettivi del progetto “γιγνώσκειν τὴν δίκην” (“Conoscere la giustizia”), che ha visto gli studenti e gli stagisti dell’università di Verona al tribunale di Vicenza coinvolti nella realizzazione di linee guida, da mettere a disposizione dei cittadini, riguardo alla giurisprudenza sul tema del diritto di famiglia, con l’obiettivo di chiarire dubbi e domande frequenti. Il progetto è stato presentato lunedì 24 maggio, in una conferenza stampa al tribunale di Vicenza. Hanno partecipato il ministro per le Disabilità Erika Stefani, il presidente della Commissione giustizia del Senato Andrea Ostellari, il presidente del tribunale di Vicenza Alberto Rizzo e il direttore del dipartimento di Scienze giuridiche dell’università di Verona Stefano Troiano.
I tirocinanti hanno svolto un’importante attività di ricerca dottrinale e giurisprudenziale attraverso l’approfondimento dei principali aspetti emersi nel corso della loro attività al tribunale con l’obiettivo principale di creare una raccolta di contributi in materia di diritto di famiglia, volta ad approfondirne i principali istituti, sia da un punto di vista dottrinale che giurisprudenziale.
Con il lavoro sono state messe a disposizione degli operatori del diritto e dei cittadini linee guida sui principali orientamenti della giurisprudenza di legittimità e del tribunale di Vicenza riguardo a questo tema, così da fornire una più chiara informazione sulle prassi da seguire per le questioni che più frequentemente vengono sollevate, anche al fine di ridurre la domanda di giustizia, con diminuzione dei tempi e dei costi per il cittadino. Le linee guida rappresentano, dunque, un’importante tappa verso una giustizia più tempestiva ma anche attenta alle esigenze del territorio, per esempio attraverso l’offerta ai giovani di occasioni di formazione.
Tra gli artefici di questa iniziativa, a cui hanno dedicato entusiasmo e impegno, ci sono Martina Rispoli, magistrato già addetto al Settore famiglia che ha supervisionato il progetto, Francesca Pastò, tirocinante ex art. 73 d.l. 69/2013, Giordana Ruzzolini, stagista al tribunale in attuazione della convenzione stipulata dal tribunale con la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell’università degli studi Guglielmo Marconi, e Giulia Pitto, stagista al tribunale in virtù della convenzione “Tribunale e Università: insieme a servizio del territorio” attiva con successo da diversi anni con l’università di Verona, con referente Mauro Tescaro, docente di Diritto privato in ateneo.