Ambiente e sostenibilità, migrazioni sulla rotta balcanica, la guerra in Ucraina, l’Afghanistan e la condizione della donna in Iran, le discriminazioni di genere nel calcio e il rapporto tra sport e diritti umani, le criminalità organizzate e la lotta alle mafie. Ma anche il futuro dell’informazione locale, l’informazione ambientale, i nuovi scenari radiofonici, il diritto all’informazione. Sono questi i temi al centro della terza edizione del Festival del giornalismo di Verona, organizzato dall’associazione culturale Heraldo e con il patrocinio, tra gli altri, del dipartimento Culture e civiltà dell’università di Verona.
Sono 16 gli appuntamenti in programma in città, suddivisi nelle sedi di Santa Marta all’università di Verona e alla Dogana di Terra, nel rione Filippini.
32 i giornalisti e le giornaliste da tutta Italia, tra carta stampata, radio, web, agenzie di stampa, tv, che faranno il punto su diverse tematiche e sullo stato dell’arte di una professione in profonda crisi.
Ambiente, energia, rotta balcanica, conflitto in Ucraina, sport, inchiesta, giornalismo locale, discriminazione di genere, diritti umani, donne e Iran, Vaticano: queste le tematiche che saranno affrontate tra il 5 e il 7 maggio.
La manifestazione si inaugurerà venerdì 5 maggio alle 10 al Polo Santa Marta, con la presenza delle autorità cittadine, tra cui il direttore del dipartimento Culture e civiltà Stefano Aloe. Primo incontro che vede il coinvolgimento di studentesse e studenti e la consegna del premio dedicato ad Antonio Spadaccino per il miglior giornalista under 30 di una testata veronese, fra quelli segnalati dalle stesse redazioni. «Vogliamo continuare a tenere alti i riflettori sull’informazione e sul mestiere del giornalista, ma anche su uno dei temi che ci sta più a cuore come l’ambiente – afferma Elena Guerra, direttrice di Heraldo e del festival -. Il Festival di quest’anno sarà ancora più ampio e trasversale. Ci teniamo, poi, a sottolineare che assegneremo una targa speciale intitolata ad Antonio Spadaccino, che un anno fa è purtroppo scomparso proprio alla vigilia della seconda edizione. Un modo per celebrare la grande attenzione che il giornalista del Corriere ha sempre avuto nei confronti proprio dei più giovani e lo faremo, fra l’altro, in un luogo come il polo Santa Marta, sede dell’università di Verona, adibito proprio alla formazione dei nostri ragazzi».
Alle 10.45 l’incontro con Tommaso Ferrari, assessore alla Transizione ecologica, ambiente, mobilità dal titolo “Comunicare la crisi ambientale: Come e perché farlo”. Modera l’incontro il direttore de “La Cronaca di Verona”, Maurizio Battista e a seguire, alle 11.15,“Verso l’impatto zero“, incontro con Antonio Disi di Enea e Letizia Palmisano, giornalista ambientale ed ecoblogger con la moderazione della giornalista Giovanna Girardi. Studentesse e studenti che parteciperanno all’evento potranno raccogliere un credito formativo universitario (Cfu).
Ecco, di seguito, alcuni degli appuntamenti in calendario a cui interverranno docenti dell’ateneo:
Venerdì 5 maggio alle 17, al Palazzo della Dogana il docente dell’università di Verona Gilberto Lonardi, il giornalista del “Corriere della Sera”, “Il Foglio” e “Tuttosport” Francesco Caremani, il direttore della “Gazzetta di Parma” Claudio Rinaldi e Lorenzo Longhi, giornalista di “Avvenire”, “L’Unità” e del “Corriere dello Sport-Stadio”, dialogheranno in “L’eredità di Gianni Brera a trent’anni dalla sua scomparsa”. Modera l’incontro Lorenzo Fabiano.
Sabato 6 maggio alle 10 al polo Santa Marta, aula SMT1, in via Cantarane, 24, appuntamento con “Raccontare la verità”, dedicato ai professionisti dell’informazione. L’incontro, con la presentazione a cura di Tiziana Cavallo, sarà dedicato alle modalità contemporanee di informazione, e vedrà tra gli ospiti Marta Milani, docente di Pedagogia generale e interculturale dell’università di Verona.
Nella seconda metà della giornata di sabato 6, il Festival si sposta di nuovo al Palazzo della Dogana in via Dogana 6. Alle 18.30 Annalisa Camilli, giornalista di “Internazionale”, e Marta Ottaviani de “L’Avvenire” e “La Stampa” interverranno nell’incontro dal titolo: “Ucraina, Russia, Europa”. Partecipa per Memorial Italia Stefano Aloe, professore di slavistica dell’università di Verona. Modera l’incontro il giornalista Stefano Verzé.
Il Festival prosegue con gli incontri di domenica 7 maggio sempre alla Dogana di Terra. Alle 21 Hana Namdari, giornalista di “Independent Persia”, insieme all’attivista Pegah Moshir Paor e alla docente di geografia e referente di cooperazione internazionale dell’università di Verona Emanuela Gamberoni, terranno l’incontro su “Le donne nell’Iran di oggi e di domani”.
Dal 10 al 27 maggio si continua con l’extrafestival. Tra i tanti appuntamenti, venerdì 26 maggio alle 20.30, al Cinema Nuovo San Michele di Verona ci sarà la proiezione del documentario del regista Valerio Ciriaci Stonebreakers (2022), incentrato sui fatti conseguenti alle manifestazioni Black Lives Matters negli Stati Uniti e alla distruzione dei monumenti storici di personaggi simbolo della tradizionale storia americana. Oltre alla presenza del regista, in sala anche la professoressa associata di discipline demoetnoantropologiche dell’università di Verona, Stefania Pontrandolfo. Modera l’incontro il giornalista Francesco Bommartini.
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