Favorire una riflessione interdisciplinare sul ruolo della scuola e, in particolare, sulle pratiche che essa mette in atto per stimolare il pensiero, questo l’obiettivo del convegno “Scuola. Filosofia di un mondo”, che si è tenuto nei giorni 21 e 22 novembre 2024 al Polo Zanotto. “Le questioni che si aprono con la Scuola mettono in evidenza un tratto comune tra i diversi settori disciplinari e i diversi stili di lavoro: considerare la scuola il luogo dove la conoscenza è un esercizio del pensiero”, come ha spiegato Gianluca Solla, docente di Filosofia teoretica all’università di Verona e responsabile scientifico dell’iniziativa.
Il convegno è stato un’occasione per stimolare il dibattito ed il confronto tra studiosi e studiose di pedagogia e filosofia che hanno dedicato parte delle loro ricerche a pensare gesti e ad attivare pratiche per affinare la capacità di pensare nella Scuola. L’incontro si è aperto con un intervento di Luigina Mortari, docente di pedagogia dell’università di Verona, a cui sono seguiti Luca Illetterati (università di Padova), Mimmo Pesare (università del Salento), Alessandra Modugno (università di Genova), Roberto Mordacci (università San Raffaele di Milano), Sebastiano Moruzzi (università di Bologna), Jole Orsenigo (università Milano-Bicocca) e Gianluca Solla.
Il dibattito si è incentrato sulle questioni che l’insegnamento-apprendimento apre, con un focus particolare sullo studio della filosofia. Gli ospiti, partendo dalle loro esperienze con scuole e associazioni, hanno affrontato il ruolo della scuola da diversi punti di vista. Nello specifico, è stata rivolta una grande attenzione alle metodologie didattiche e alla professionalità della docenza, senza tralasciare l’implicazione della soggettivazione. L’incontro ha messo in luce una visione trasversale della scuola, che ha evidenziato un’ulteriore funzione dell’istituzione stessa. Docenti di ogni ordine e grado, studenti e studentessa di università e scuole secondarie sono stati coinvolti nell’incontro, agevolati dalla possibilità di seguirlo anche a distanza con il loro docente.
“Scuola. Filosofia di un mondo” è l’espressione che accompagna una sfida filosofica che si è aperta con i diversi progetti che il dipartimento di Scienze umane ha messo in atto con le scuole: i corsi di aggiornamento per docenti, la scuola estiva di filosofia, i corsi di filosofia con istituti tecnici. Dalla due giorni di convegno è emerso come sia fondamentale, invece di aggiungere una nuova riforma alle tante che si sono attuate, pensare nella scuola e con la scuola. Si è aperta, quindi, una sfida non solo filosofica ma anche politica e culturale. Infatti, come ha dichiarato Alessandra Pantano, docente del dipartimento di Scienze umane dell’università di Verona ed organizzatrice dell’evento: “perché ci sia scuola occorre parlare al mondo che essa ha in sé”.