Cari Colleghi, Studenti e Collaboratori tutti,
siamo ormai alla conclusione di questo difficile anno, in cui siamo stati costretti a confrontarci con i problemi e le incertezze generate da una riforma tanto necessaria, quanto approssimativa nella stesura e per di più disseminata di contraddizioni. Queste premesse hanno reso il confronto interno ed esterno, indispensabile per avviare il percorso attuativo, estremamente laborioso e talora conflittuale, di fatto limitando la possibilità di animare fra noi un dibattito positivo sul nuovo modello di Università. Un dibattito cui tutti sono appassionati, ma che nei fatti è stato disorientato dai numerosi equivoci che la Riforma ha lasciato dietro di sé o addirittura ha sollevato.
Ciò nonostante l’iter è iniziato e l’Università di Verona ha il nuovo Statuto, fondamentale passo che deve proseguire nelle tappe successive di un cambiamento che nell’interesse di tutti dovrà essere il migliore possibile, compatibilmente con gli obblighi previsti dalla legge.
Il 2011 è stato dominato dall’acme di una crisi economica che ha mostrato con lo scorrere dei mesi tutta la sua drammatica gravità che non ha mancato di colpire la nostra disponibilità di mezzi necessari per perseguire gli obiettivi programmati. A fronte di nuovi limiti e sacrifici, viene chiesto, per prima alla Pubblica Amministrazione, un rinnovato impegno da parte di tutti.
L’Università di Verona, come ogni Ateneo statale, è sensibilmente colpita dalle nuove intemperie, ma non è stata colta impreparata. Negli ultimi anni ci siamo coscientemente impegnati sul fronte della sostenibilità e del razionale utilizzo delle risorse, di fatto precorrendo numerosi interventi di tipo strategico assunti successivamente dal governo. La nostra è stata una scelta di campo non facile, ma che oggi è premiata – come avevamo previsto e sperato – dalla notizia del sostanzioso premio di risultato attribuito all'Università di Verona per la sua attività nel 2010. E’ uno stanziamento che ci consentirà di aumentare il nostro fondo statale rispetto all' anno precedente e ci sposta dal tradizionale limbo di una aurea mediocritas al riconoscimento di una collocazione tra le migliori Università del Paese.
Ne sono orgoglioso per tutti noi che abbiamo creduto nelle nostre capacità, nel valore dei nostri docenti, dei nostri studenti, della nostra amministrazione. Come ho sempre sottolineato, non è un risultato definitivo, perché va riconquistato anno dopo anno. Sono, però, convinto che la qualità del nostro lavoro nel 2011 sarà ancor più apprezzata, perché frutto di una ormai accettata consapevolezza di come la nostra capacità, così come la nostra autonomia di scelta, debbano realizzarsi all'interno di un operare comune e finalizzato.
Il premio ricevuto, ovviamente, non dice che siamo arrivati al traguardo, ma solo che la strada intrapresa è quella giusta e che, seguendola, arricchiremo il risultato. Ci sarà certamente ancora tanto da lavorare , perché dobbiamo essere consapevoli del fatto che i premi si debbono guadagnare, non si ottengono per diritto. Immagino che, per ora, questo riconoscimento possa contribuire a farci vivere le prossime festività con maggiore serenità e fiducia.
A tutti voi, insieme con le vostre famiglie, il più cordiale augurio di un meritato, ritemprante, riposo, di serene festività e di un nuovo anno veramente migliore.
Alessandro Mazzucco