Si chiama Frustula Oenologica A.D. 2011e reca sull’etichetta la dicitura “Dipartimento di Biotecnologie – Università degli Studi di Verona”. È il vino rosso IGT (Indicazione Geografica Tipica) frutto della sinergia tra Dipartimento di Biotecnologie, con il corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Viticole ed Enologiche, e le cantine della Valpolicella. Una nuova etichetta si aggiunge dunque al campionario dell’onomastica vinicola della Valpolicella: FrustulaOenologica, appunto, nella sua prima edizione 2011, in tiratura limitata di 500 bottiglie.
Si tratta di un vino rosso pregiato, che identifica l’impegno delDipartimento di Biotecnologie quale punto di riferimento per la ricerca elo sviluppo tecnologico in campo viticolo ed enologico, grazie ai laboratori operanti in San Floriano presso Villa Lebrecht, sede dell’offerta formativa universitaria in ambito viticolo ed enologico. L’idea di un vino a firma del Dipartimento di Biotecnologie nasce alla vigilia di un rinnovato sforzo dell’Ateneo veronese, per il tramite delle competenze espresse dai dipartimenti di Biotecnologie e di Economia Aziendale, della Fondazione Cariverona e di altre importanti istituzioni territoriali, finalizzato a fare dei laboratori di Scienze e Tecnologie Viticole ed Enologiche di Villa Lebrecht un centro di formazione e di ricerca legato, da una parte, alle esigenze del territorio, maproiettato, dall’altra, nel contesto scientifico internazionale di settore. Pertanto, le 500 bottiglienumerate di questo rosso veronese, sono certamente piccoli sorsi (frustula, appunto) in termini quantitativi, ma rappresentano tangibile testimonianza di unproficuo raccordo tra laboratorio e mondo della produzione enologica di qualità.
Nell’intenzione delDipartimento di Biotecnologie vi è dunque la volontà, ogni anno, di premiare con l’imbottigliamento in tiratura limitata il miglior frutto della interazione con i produttori particolarmente attenti alla promozione della ricerca come presupposto di un’enologia di pregio. Intanto, l’impegno dei ricercatori del Dipartimento di Biotecnologie scaligero prende sostanza con il colore, il profumo e l’aroma di Frustala Oenologica. Il progetto di questo vino di Dipartimento premia inoltre anche le aspettative degli studenti che nell’iter formativo hanno pian piano appreso o si accingono ad imparare i più diversi aspetti della filiera della vinificazione ed i metodi dell’analisi sensoriale, passaggio fondamentale per aver la capacità di ottenere prodotti della qualità di Frustala Oenologica. “Come Dipartimento di Biotecnologie siamo attivamente impegnati nell’offrire supporto tecnico-scientifico e nel promuovere innovazione in campo viticolo ed enologico grazie ad una intensa e qualificata attività di ricerca. Siamo convinti – afferma il Prof. Giovanni Vallini, direttore del Dipartimento di Biotecnologie – che cultura scientifica ed esigenze produttive possano trovare la giusta coniugazione al fine di implementare aspetti quantitativi e qualitativi della filiera che dalla vigna porta alla bottiglia. Questo richiederà un notevole sforzo in termini di risorse umane e di risorse economiche che il Dipartimento dovrà acquisire in maniera competitiva sul mercato del finanziamento alla ricerca in campo territoriale, nazionale e internazionale. È una sfida affatto complessa, ma nasce dalla consapevolezza che crescere in conoscenza è indispensabile per non soccombere nell’era della globalizzazione, anche in enologia.”