Oltre 1 milione di euro per il sostegno di 20 borse di studio in 6 cicli di dottorato e oltre 3 milioni di euro di contributi per fini istituzionali in relazione alla gestione di Tesoreria. Sono questi i numeri relativi al sostegno che Banca Popolare di Verona negli anni ha destinato all’università degli studi di Verona.
Le risorse stanziate a favore dei dottorati di ricerca hanno permesso di sostenere importanti iniziative che hanno interessato i seguenti settori: Economia e direzione aziendale, Economia e finanza, Diritto ed economia dell’impresa: discipline interne e internazionali, Economia e management, Scienze giuridiche europee internazionali, Patologia oncologica e fisiopatologia rigenerativa tissutale umane, Nanotecnologie e nanomateriali per applicazioni biomediche, Biologia e patologia molecolare e cellulare, Scienze biomediche cliniche e sperimentali. Il tutto per un totale di 20 borse di studio ciascuna della durata di tre anni.
Per il 30° ciclo, che ha avuto inizio l’1 novembre 2014, sono stati selezionati i seguenti tre corsi di dottorato in: Economia e Management e Scienze giuridiche europee internazionali afferenti alla Scuola di Dottorato Scienze giuridiche ed economiche, diretta dal professor Carlo Federico Perali; Scienze biomediche cliniche e sperimentali afferente alla Scuola di Dottorato Scienze della vita e della salute, diretta dal professor Pietro Minuz. Le borse sono state assegnate a Giorgia Giusi Siciliano per il corso di Economia e management, a Giulia Vernizzi per il corso di Scienze giuridiche europee internazionali e ad Anna Pedrinolla per il corso di Scienze biomediche cliniche e sperimentali.
È stato, inoltre, confermato il sostegno al 31° Ciclo destinando quasi 200.000 euro per tre corsi di dottorato. Il bando per l’attivazione dei nuovi corsi sarà pubblicato in aprile. Tra le novità introdotte la costituzione di una specifica Commissione esaminatrice che avrà il compito di selezionare i progetti da finanziare per il triennio 2015-2018, di cui farà parte anche un rappresentante della Banca Popolare di Verona. Un segnale forte e importante da parte della Banca Popolare di Verona che intende continuare a sostenere il percorso dei dottorandi di ricerca, giovani e brillanti menti, che hanno scelto l’Italia e in particolare l’ateneo scaligero, per conseguire il più alto livello di formazione previsto nel nostro ordinamento accademico. Una collaborazione quella tra l’università e la Banca Popolare di Verona che ha avuto e continuerà ad avere importanti ricadute sul territorio. In un contesto economico in cui aumentano i bisogni ma diminuiscono drasticamente i finanziamenti pubblici, infatti, risulta sempre di maggior importanza sostenere le eccellenze del territorio e promuovere la ricerca e lo studio nei diversi ambiti.
“Desidero ringraziare il Banco Popolare per il sostegno, ormai continuativo e consolidato, al nostro ateneo – dichiara il rettore Nicola Sartor – investire nei giovani, attraverso il finanziamento di borse di studio dottorali, non è solo un lodevole atto di generosità per il futuro delle nuove generazioni, ma anche una chiara manifestazione di fiducia nei confronti della qualità e della serietà dell’università di Verona. Questo ci onora e ci sprona a continuare con rinnovata energia il nostro lavoro, in sintonia con le realtà più consapevoli del territorio e della città.
”L’Università di Verona si conferma un'eccellenza non solo nel territorio veronese, ma nell'intero panorama nazionale – commenta Carlo Fratta Pasini presidente del Banco Popolare – sono tanti gli studenti che, provenienti da tutta Italia e dall’estero, vengono ogni anno a Verona per studiare e per formarsi quali professionisti di domani. Si tratta di un motivo di orgoglio per la città e per la Banca che ha fortemente creduto in questa realtà sostenendone la didattica e la ricerca”.
Ascolta il servizio audio con le interviste realizzate dalla redazione di FuoriAulaNetwork
03.02.2015