“Rischio Italia. L’economia italiana vista dall’America (1970-2003)” questo il titolo del volume curato da Renato Camurri, in cui il docente di Storia contemporanea dell’ateneo racconta Franco Modigliani, Premio Nobel per l’economia nel 1985. La presentazione del libro è in programma martedì 18 dicembre, alle 17, al Centro per l’educazione monetaria e finanziaria della Banca d’Italia a Roma.
Il libro fa parte della collana “Italiani dall’esilio”, patrocinata da Paolo Marzotto e diretta da Camurri, e raccoglie i lavori di Modigliani sui principali nodi del nostro paese: dalla questione tributaria alla riforma previdenziale, dalla disoccupazione al controllo della spesa pubblica, dalla politica dei redditi al costo del lavoro. Il saggio introduttivo del curatore propone al lettore un profilo dettagliato dell’economista e mette in luce la forte correlazione tra la sua formazione e il suo percorso all’interno delle istituzioni scientifiche.
Franco Modigliani, nato a Roma in una famiglia ebraica e costretto ad emigrare negli Stati Uniti a seguito dell’approvazione delle leggi razziali, ha iniziato la sua osservazione critica dello sviluppo economico italiano negli anni Sessanta. Si è contraddistinto nella scena pubblica per il suo rigore scientifico, la difesa del bene comune, il gusto per la provocazione e la sua curiosità intellettuale, oltre che per il suo importante contributo negli studi economici.
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