Il 28 marzo a Milano la Fondazione Onda ha annunciato i vincitori del premio “Cicogna per la sclerosi multipla” e tra i 77 scelti c’è anche la struttura scaligera. Obiettivo del premio è quello di riconoscere la qualità dei servizi multidisciplinari dedicati alle pazienti affette dalla patologia alla ricerca di un figlio.
Massimiliano Calabrese è tra i neurologi del centro regionale Sclerosi multipla del reparto di Neurologia diretto da Salvatore Monaco. “A Verona – ha spiegato Calabrese – ad oggi sono seguite dodici donne dal periodo della gravidanza fino all’allattamento”.
In Italia sono oltre 79.000 le donne che soffrono di sclerosi multipla, una malattia cronica e progressiva che, essendo diagnosticata nella maggior parte dei casi tra i 20 e i 40 anni, può influenzare la possibilità di una gravidanza. Il lavoro svolto dai centri Sclerosi multipla e da ricercatori come Massimiliano Calabrese dimostra che è possibile gestire una gravidanza senza causare danni alla madre e al nascituro.
“Con il progetto ‘Una cicogna per la sclerosi multipla’, Onda mette in campo una serie di strumenti per supportare le pazienti nella realizzazione del loro desiderio di maternità”, afferma Francesca Merzagora, presidente Onda, “il desiderio del progetto è lanciare alcuni importanti messaggi: si può diventare mamme con la sclerosi multipla, la malattia non è trasmissibile ai propri figli, si può allattare dopo il parto e non vi sono aumentati rischi di anomalie congenite nei bimbi.”