Bene comune, diritti della persona e costruzione del futuro per le nuove generazioni. Sono questi i grandi temi al centro del ‘Festival Terra 2050. Credenziali per il Nostro Futuro’ in programma dal 13 al 24 ottobre. Sedi dell’ampio e articolato convegno saranno le città di Verona e Mantova, oltre ad alcuni comuni di entrambe le province, dove gli eventi, le conferenze e le mostre saranno dislocate in diverse sedi prestigiose.
Il Festival e le iniziative in programma sono stati presentati in Municipio lunedì 11 ottobre, dal sindaco Federico Sboarina, dal prorettore dell’ateneo Roberto Giacobazzi, dall’assessore Francesca Toffali e dalla presidente dell’associazione Terra2050 e professore associato di Geografia dell’Ambiente e del Paesaggio all’Università Maria Pappalardo, Presenti anche il presidente di Amia Bruno Tacchella, Ilaria Ferrari di Fondazione Biblioteca Capitolare di Verona, il presidente Confimi Industria Digitale Domenico Galia, l’amministratore della GlobalMap Andrea Bonomo e Matteo Vanzan fra i curatori della mostra ‘Nel respiro del mondo’ in programma nei giorni del Festival.
“Un’iniziativa particolarmente interessante – ha evidenziato il sindaco – che a pieno titolo si inserisce in un contesto storico in cui le tematiche ambientali sono diventate uno dei punti centrali del dibattito economico-sociale ma, soprattutto, fra i principali obiettivi affrontati nei programmi politici nazionali e internazionali. Il futuro del Pianeta, da garantire attraverso una mirata e strutturata salvaguardia del suo ecosistema, ci obbliga ad un cambio radicale delle nostre abitudini. Cosa ancora più importante, ci chiede di creare, nelle nuove generazioni, una cultura diversa nei confronti dell’ambiente, dove la sostenibilità rappresenti la parola chiave da cui far generare tutte le attività presenti e future in favore della conservazione del nostro Pianeta. Il costante cambiamento climatico, con fenomeni sempre più devastanti e incontrollati, ci impone di modificare repentinamente le nostre abitudini, strutturando nel lungo periodo efficaci politiche comuni, sia a livello locale che, in una visione più allargata, a livello mondiale”.
“Il Festival – ha spiegato Giacobazzi – è per sua natura interdisciplinare e tocca numerosi ambiti, a partire da quelli tecnologico-scientifici, passando per il campo della sanità e del green engagement, fino a giungere ad aspetti più umanistici. L’università di Verona è molto attenta a queste tematiche, e per questo sono state disposte nuove risorse per finanziare 40 borse di dottorato e 20 posti per ricercatori e ricercatrici, specificatamente per l’ambito green e innovation. Questi sono obiettivi che vanno ben oltre il 2050: puntiamo a formare giovani preparati ad affrontare le sfide del futuro.”
“Il 2050 è la data limite, secondo le principali previsioni scientifiche, oltre cui non sarà più possibile modificare lo stato di deterioramento del Pianeta e del suo ecosistema – ha dichiarato la presidente Pappalardo -. Dobbiamo essere in grado di generare delle credenziali comuni per riuscire ad affrontare le emergenze di oggi e strutturare un’etica condivisa in favore del bene comune. Per questo all’interno del Festival vengono proposti eventi diversificati, con proposte per tutte le età. Tredici giorni di iniziative, che vedranno la partecipazione di numerosi professionisti, per un dialogo aperto e condiviso sui problemi e le possibili soluzioni per garantire un futuro al nostro ecosistema e, con esso, a tutti noi”.
“L’Università è sempre al fianco della città nella promozione di eventi di questa importanza – ha aggiunto il prorettore – in particolare, per questo Festival, tutto l’Ateneo è direttamente coinvolto, con interventi interdisciplinari che mirano a far emergere proposte e soluzioni in favore del futuro del Pianeta”.
Cuore del Festival, la volontà di creare un ampio spazio-tempo di riflessione e confronto volto a consolidare le libertà personali e a costruire un’etica pubblica, in grado di realizzare un vero sviluppo sostenibile che, in egual misura, valorizzi l’ambito fisico, umano ed economico del nostro Pianeta.
Promotore del progetto è l’associazione “Terra2050. Credenziali per il Nostro Futuro” Onlus, che ha esclusiva finalità di solidarietà sociale e di sviluppo culturale. Numerosi i patrocini di cui gode il Festival, tra cui quelli del Ministero della Transizione Ecologica, del Consiglio d’Europa, della Regione Veneto, della Provincia di Mantova, del Comune di Verona.
Programma completo eventi al link www.festivalterra2050.com. Per informazioni è possibile scrivere a info@festivalterra2050.com. Tutti gli eventi si terranno nel pieno rispetto delle normative vigenti anti Covid.