Più di un convegno, una Scuola e la prima a livello internazionale universitario di attività fisica ed esercizio fisico. Una tre giorni, 9, 10, 11 dicembre, aperta da lectio magistralis a cui seguiranno lezioni scientifiche e laboratori interattivi. Organizzata dalla Scuola di Medicina e chirurgia in collaborazione con il dipartimento di Medicina e quello di Neuroscienze, biomedicina e movimento, la Scuola è stata organizzata per approfondire in modo specialistico l’attività fisica, lo studio e la gestione del movimento come strumento per migliorare la qualità della vita, prevenire e curare diverse patologie e incrementare la prestazione fisica.
Quattro sono le aree tematiche di analisi: cardiovascolare, osteo-muscolare, metabolico nutrizionale, comportamenti-benessere e psicologica. Ogni sezione di lavoro è aperta o chiusa da una lezione magistrale. La sezione cardiovascolare sarà inaugurata da Pietro Di Prampero, professore emerito di Fisiologia umana e Viktor Persic professore di Riabilitazione cardiovascolare e Medicina sportiva dell’università di Rijeka, Croazia, quella osteo-muscolare da Marco Narici, professore ordinario di Fisiologia dell’università di Padova, l’area metabolico nutrizionale da Russell S. Richardson, professore ordinario all’university of Utah, infine Fabio Lucidi, professore ordinario di Psicometria a La Sapienza di Roma e presidente della Società italiana di Psicologia della salute, chiuderà l’area dedicata al tema comportamenti e benessere.
Ogni sezione, poi, si dispiegherà in lezioni, tenute da esperti nazionali e internazionali, volte a indagare lo stato dell’arte, attraverso la revisione della letteratura scientifica e la contestualizzazione dell’argomento trattato; le valutazioni, ovvero la determinazione dell’esplorazione diagnostica, delle metodologie e degli approcci adottati; il trattamento e gli interventi, cioè l’applicazione delle strategie terapeutiche, anche farmacologiche. Alla fine di ogni trattazione, è previsto un momento laboratoriale interattivo per fornire ai partecipanti aggiornamenti e conoscenze sugli interventi per le persone con patologie. In questo modo c’è la possibilità di creare una osmosi tra lo studio e le conoscenze scientifiche, che caratterizzano la ricerca di base, e la ricerca applicata volta a trovare soluzioni e rispondere a problemi pratici nel campo della Medicina dello sport e delle Scienze motorie.
Giovedì 9, nell’aula magna Bragagnolo di Scienze motorie, l’attenzione si concentrerà sulle prime due aree tematiche, mentre il 10, nell’aula Gavazzi del Policlinico di Borgo Roma, saranno oggetto di discussione gli aspetti metabolico-nutrizionali, i comportamenti, il benessere, le motivazioni e gli ostacoli di uno stile di vita attivo.
La mattinata di sabato 11, sempre al Policlinico, nell’Aula De Sandre, sarà invece dedicata alla Medicina dello Sport. “Si tratta di una sorta di narrazione: dalle origini della Medicina dello Sport in Italia, e in particolare a Verona, della sua evoluzione nel corso degli anni, per finire con uno sguardo al futuro, ai possibili ulteriori sviluppi e prospettive anche locali. In questa occasione interverranno con personali testimonianze alcuni importanti protagonisti della storia ed evoluzione di questa disciplina. Sarà sicuramente un momento di intensa emozione per chi ha vissuto le tappe di questo cammino”, spiega Luca Dalle Carbonare, direttore della Scuola di Medicina dello sport e dell’esercizio fisico di Verona.
Maggiori informazioni nella locandina.
Contributo comunicazione Scienze motorie