Si gioca in un campo da basket con una palla da volley, prendendo a modello le regole dell’hockey: è il rugby in carrozzina. Tanti sport in uno! Soprannominato anche murderball, letteralmente “palla assassina”, entra come disciplina sportiva in Italia nel 2011. La sua, tuttavia, è una storia più lunga che risale agli anni 70, dove nasce, in Canada. L’esordio nel programma delle Paralimpiadi di Sidney risale invece al 2000.
Il soprannome fa pensare a uno sport brutale, ma così non è. È solo una questione di forma della palla: si usa sferica e non ovale. Viene praticato da uomini e donne con tetraplegia che, con l’ausilio di carrozzine veloci e dotate di paraurti, giocano creando traiettorie dinamiche di urti e contatti con passaggi. Per chi non avesse mai assistito a una partita, domenica 23 aprile 2023 c’è la possibilità di farlo, assistendo al Torneo di Rugby in Carrozzina Città di Verona dove tre squadre: i Mastini Cangrandi Verona, i Romanes Ares Rugby Roma e l’Asd Wheelchair Sport Vicenza si sfideranno per l’intera giornata al palazzetto Gavagnin di Scienze motorie Verona.
L’evento, organizzato dal dipartimento di Neuroscienze, biomedicina e movimento dell’università di Verona assieme ai Mastini Cangrandi Verona e all’Olympia Athletic Team, è patrocinato dal comune di Verona, dal Comitato italiano paralimpico – Comitato regionale veneto, dal Centro universitario sportivo e da Panathlon Club università di Verona “Gianni Brera”.
La manifestazione nasce per promuovere il benessere psico-fisico e sociale delle persone con disabilità e rientra nell’ambito del piano dello sport di ateneo per la promozione delle attività sportive inclusive, inoltre fa parte delle iniziative del Progetto “Città Sane” promosso dall’Organizzazione mondiale della Sanità a cui il comune di Verona ha aderito dal 2022.
“Questo evento sportivo – dichiara Valentina Cavedon ricercatrice di Metodi e didattiche delle attività sportive e promotrice del torneo – nasce nell’ambito di un progetto più ampio relativo alla promozione dello sport paralimpico come sinonimo di salute, mezzo di inclusione, strumento di integrazione e veicolo di valori educativi significativi. L’obiettivo principale dell’iniziativa è creare un’occasione di allenamento e di incontro per gli atleti delle squadre coinvolte in vista dei campionati ufficiali e, soprattutto, fare conoscere il rugby in carrozzina nel nostro territorio, incoraggiandone la pratica. Questa disciplina paralimpica è molto diffusa a livello internazionale ed è riservata a persone con una disabilità fisica a carico sia degli arti inferiori che superiori, come, ad esempio, lesioni midollari a livello cervicale, paralisi cerebrale infantile, amputazioni, esiti di poliomielite, dismelie, sindrome di Guillain-Barré e alcune forme di distrofia muscolare”.
Come da tradizione rugbistica, il “terzo tempo” del torneo, importante momento conviviale e di socializzazione, organizzato in collaborazione con la Scaligera Rugby Verona, si terrà alla “Club House” del CUS Verona.
Contributo Scienze Motorie